sabato 14 giugno 2025

27 giugno, alla Mole Vanvitelliana DI Ancona CelebrazionE DEL 25* Anniversario della nascita della IAI (Iniziativa Adriatico Ionica)

  




 Associazione Culturale BORGHI d’EUROPA

via Brunico 22 - Milano / Via Lussemburgo n.42 - Padova tel.+39 3290422618 mail : info@italiadelgusto.com; www.borghideuropa.eu - www.grandistoriedipiccoliborghi.blogspot.com


L'impegno di Borghi d'Europa nel progetto “L'Europa delle scienze e della cultura” (Patrocinio IAI)


Il 2025 rappresenta il 25° anno dalla nascita della IAI (Iniziativa Adriatico Ionica), che è un forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico-ionica.


La IAI ha origine il 19 - 20 maggio 2000 con la firma ad Ancona, da parte dei Ministri degli Affari Esteri di 6 Paesi rivieraschi (Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Slovenia), della “Dichiarazione di Ancona” sulla cooperazione regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e politica e del processo di integrazione europea.


Ai 6 membri originari si sono aggiunti l’Unione di Serbia-Montenegro nel 2002 (in seguito alla scissione del 2006, sia la Serbia sia il Montenegro hanno mantenuto la membership nell’Iniziativa) e la Macedonia del Nord nel 2018, la cui adesione è stata promossa dall’Italia nel corso del suo anno di presidenza dell’Iniziativa (Giugno 2017 – Maggio 2018).


Ad oggi la IAI conta 10 membri, essendo la Repubblica di San Marino è entrata a far parte dell’Iniziativa nel 2019 durante la Presidenza montenegrina.


Le Presidenze annuali da giugno a maggio dell’anno successivo si susseguono in base all’ordine alfabetico.


La Regione Marche, in collaborazione con l’Iniziativa Adriatico Ionica, il Comune di Ancona, la Camera di Commercio delle Marche e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, organizza il 27 giugno le celebrazioni per il 25° Anniversario della Dichiarazione di Ancona. L’evento sarà l’occasione non solo per ricordare un passaggio storico fondamentale per la cooperazione tra i Paesi dell’Adriatico e dello Ionio, ma anche per rilanciare una visione condivisa verso il futuro, sostenendo con determinazione il processo di allargamento dell’Unione Europea ai Balcani Occidentali. In tale occasione celebreremo questi 25 anni di impegno comune e guarderemo insieme alle sfide e alle opportunità che ci attendono.



Borghi d'Europa e il progetto L'Europa delle scienze e della cultura


L' Associazione Culturale Borghi d'Europa ha promosso il progetto “L'Europa delle scienze e della cultura,” patrocinato da ESOF2020 e dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica), per realizzare un percorso informativo sui temi della sostenibilità.


I Paesi inclusi nel progetto sono: Italia, Croazia, Slovenia, Austria, Macedonia del Nord, Montenegro, Albania, Bosnia Erzegovina, Grecia, Serbia e San Marino.


Le Regioni italiane: Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Marche, Abruzzo, Puglia, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia.


(Ufficio Stampa: a Milano).


Il progetto si è sviluppato negli ultimi cinque anni, finalizzando i propri interventi all'obiettivo di “informare chi informa” e permettere, così, una valorizzazione e una conoscenza delle iniziative delle Istituzioni Europee.


*A marzo del 2024, nella sede del Parlamento Europeo di Milano, si era tenuta la conferenza stampa di presentazione del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI).


La presentazione del progetto, svoltasi il 5 marzo ‘24 presso la sede dell’Ufficio del Parlamento Europeo a Milano


*In occasione delle elezioni europee di giugno 2024, Borghi d'Europa e Parlamento Europeo hanno deciso di riavviare il progetto di collaborazione informativa, per promuovere la partecipazione dei cittadini dei Borghi Europei all'evento elettorale e dare una solidità internazionale alla rinnovata scelta degli 80 Borghi per il prossimo quinquennio. Borghi d'Europa ha scelto poi un numero cospicuo di borghi dalla rete BELC, Rete europea di consiglieri regionali e locali.


°Infine, a partire da gennaio 2025 Borghi d'Europa cura una campagna d'informazione internazionale sui temi del 25° Anno della nascita della IAI. A tutt'oggi la rassegna stampa (giugno 2025), comprende oltre 300 servizi informativi pubblicati. A marzo 2025 a Milano, presso il Ristorante Giannino 2 L'Angolo d'Abruzzo, sono stati presentati i Percorsi Internazionali del Gusto, compresi nel progetto IL CAMMINO DELLE IDENTITA'. Cinque le Aziende che hanno accompagnato il viaggio de Il Cammino delle Identità in questi ultimi anni : Oselladore Caffè (Rossano Veneto ,Vicenza) – Torrefazione e La Bottega che realizza da molti anni cesti aziendali e confezioni per ogni ricorrenza e vende prodotti artigianali gastronomici di altissima qualità ) ; Salumificio Spader (Via Europa Unita, 13, 31010 Mosnigo TV) e Azienda Vinicola Valmelina ( Mosnigo di Moriago della Battaglia), che ricerca e mantiene vive le ricette e i metodi di lavorazione antichi, utilizzando la moderna tecnologia solo per garantire l’igiene e lac ostante qualità dei prodotti) ; Konsum srl (Cornuda-TV) , che opera nei settori della segnaletica stradale e della commercializzazione di prodotti di antinfortunistica e pulizia. Laura Panizutti (Consulente finanziario e patrimoniale di Conegliano che sostiene il progetto di Eurosostenibilità nell'area dei temi della finanza etica e sostenibile); Oleificio Andreassi (Poggiofiorito), dal lontano 1878 e da cinque generazioni la famiglia Andreassi produce con cura ed amore uno squisito olio extravergine d'oliva. assicurando la bontà sempre genuina bontà del suo olio, di Poggiofiorito, Borgo del Gusto, in provincia di Chieti, tra l'Adriatico e la Maiella, in una zona di dolci colline. 


A La Morra (Borgo del Gusto- Cuneo), l'Agricola Gian Piero Marrone propone in frazione Annunziata i suoi vini bianchi e rossi. “A La Morra, nel cuore delle Langhe, per vivere un’esperienza unica. Dai filari alla bottiglia, fino ad arrivare in tavola: il nostro ristorante è l’occasione perfetta per vivere e assaporare un territorio in tutta la sua interezza. Dopo trent’anni di consolidata esperienza nell’accoglienza in cantina e nella preparazione di deliziosi pranzi, Agricola Marrone apre le sue porte per il servizio serale. Atmosfera soft e accogliente, piatti raffinati e ricercati accompagnati dai nostri vini, per una cena davvero indimenticabile.”









giovedì 5 giugno 2025

...è dal lontano 2013 che non si parla dell'avventura storica di 'Quelli del Cagnan

 


 E' dal lontano 2013 che non si parla dell'avventura storica di 'Quelli del Cagnan'.


"Uno dei percorsi che venivano sviluppati riguardava Treviso e le ‘Rotte del Cagnan’.

Partendo dal centro storico di Treviso è possibile percorrere, in diverse direzioni, delle 'rotte' che portano a toccare i centri della Marca, ricchi di storia arte e cultura.

Borghi d’Europa ha voluto ricostruire le 'rotte', proponendo dei percorsi del gusto inediti.

Il Cenacolo 'Quelli del Cagnan' organizzò quindi la riscoperta di borghi e contrade, iniziando

da Contrada Sant’Agostino.

Dino Buzzati definì la città di Treviso “la Piccola Atene” perché nel periodo storico compreso

tra le due Guerre, Treviso accolse numerosi poeti e artisti : facendo riferimento a questa

espressione, i giornalisti e comunicatori dell’Associazione Internazionale Borghi Europei

del Gusto e dell’Altratavola proposero alcuni momenti di incontro e di informazione su questo

 tema. L’iniziativa faceva parte del progetto “Percorsi d’Europa”, che si ispirava ai principi dell'

interculturalismo del Consiglio d'Europa e che riguardava  l’Azione Le Contrade del Gusto,

dove veniva data voce ai Borghi meno conosciuti: in questo caso si tratta di valorizzare

il patrimonio culturale di Treviso, attraverso le storie dei protagonisti della scapigliatura

intellettuale del XX secolo; si tratta di un omaggio alla nostra identità più vera e autentica.

La prima tappa di questi stages era dedicata a QUELLI DEL CAGNAN (dal nome del

fiume di risorgiva che passa per il centro del capoluogo della Marca e che sfocia nel Sile),

ovvero la storia del 'roseo foglio' fondato da Remigio Forcolin, che fu ripreso da Franco

Batacchi jr., Mirco Trevisanello, Giorgio Dalla Barba e Neno Abiti e le iniziative irriverenti

degli intellettuali irregolari, e ancora Il Cagnan tra le due Guerre e la ripresa nel 1982

IL  CAGNAN è stata un’esperienza densa di chiaroscuri e momenti esaltanti,

che pochi hanno raccontato raccontato, forse perché, come sempre, le voci 'altre' debbono arrangiarsi

e non hanno diritto di cittadinanza nella cultura ufficiale .


Sono state oltre 20 le tappe realizzate, dando voce ai protagonisti dei territori e allariscoperta di monumenti e ‘segni’ della storia.

Per esempio, nella prima tappa, era stata ‘raccontata’ la chiesa di Sant’Agostino, che apparteneva al vicino convento dei Chierici Regolari di Somasca. Fu uno di loro, padre Francesco Vecellio, a progettare questo elegante edificio verso la metà del XVIII secolo, che fu consacrato il 25 dicembre 1758. La chiesa divenne parrocchiale, e sede della scuola dei calzolai. "


Neno Abiti, uno dei 'veci' del Cagnan

martedì 3 giugno 2025

Borghi d'Europa a VINOCALCIANDO 2025 - La partecipazione dell'Oleificio Andreassi e l'inserimento di Poggiofiorito nella rete dei borghi del gusto



 



Così come nel 2023 e nel 2024 , la rete di informazione Borghi d'Europa ha incontrato a VINOCALCIANDO a Caorle , il Comm. Matteo Andreassi.

"Nel 1953 Nicola Andreassi, classe 1900, ricordava con affetto il centenario della nascita del frantoio, tuttora ubicato in una parte di una parte del nostro stabilimento a Poggiofiorito, grazie all'opera iniziata 100 anni prima dal suo bisnonno. In passato, i macchinari erano rudimentali e non erano nemmeno alimentati con l'energia elettrica, ma la passione e l'entusiasmo per garantire un olio buono e genuino erano gli stessi punti di forza che oggi il Comm. Matteo Andreassi, frantoiano a tempo pieno come lui stesso si definisce, mette quotidianamente per la produzione dell'olio extra vergine di oliva di qualità. Oggi l'Oleificio Andreassi è apprezzato sul mercato nazionale ed internazionale, grazie ad un olio extravergine prodotto con olive selezionate di varietà Leccino, Gentile, Frantoio e Muraiolo, raccolte a mano da un personale esperto, appassionato e sempre aggiornato. L'olio viene ottenuto mediante un sistema di lavorazione a freddo secondo tradizione, avvalendosi allo stesso tempo di un controllo computerizzato delle temperature che permette all'Oleificio di offrire un olio sempre buono, fresco e genuino per condire i tuoi piatti. Grazie all'Oleificio Andreassi il borgo di Poggiofiorito è stato inserito nella rete internazionale dei Borghi d'Europa, nello speciale progetto di collaborazione con il Parlamento Europeo.

CENNI STORICI:



Poggiofiorito è un comune italiano di 798 abitanti della provincia di Chieti in Abruzzo, fa parte dell'Unione dei comuni della Marrucina. Poggiofiorito si distingue come piccolo paese, per un ampio parco pubblico che precede l'abitato nella strada che si percorre venendo da Orsogna, Ortona o Arielli. L'abitato possiede un vantaggio economico perchè è posto nella zona industriale ed artigianale tra Arielli ed Orsogna, ed è posto sulla S.S. 538 Marrucina che collega Ortona a Guardiagrele. In epoca romana il centro era una stazione di passaggio da Guardiagrele al porto di Ortona. Sono stati rinvenuti da scavi accidentati dei contadini negli anni '90, numerosi reperti archeologici, conservati a Chieti. In epoca longobarda alcune tracce, sempre dell'epoca tardo romana (VII secolo), sono stati ritrovati reperti, conservati nel Castello di Crecchio. Il borgo attuale fu fondato nel XVI secolo da feudatari del barone Crognale di Arielli, ed era costituito da gruppi di case di Casale, Fonte di Pojo ( il Poggio), e Villarielli, ossia il paese attuale. Il centro si sviluppò considerevolmente nella metà del Cinquecento, con la costruzione della chiesa di San Matteo (il Santo patrono del paese). Nel primo Novecento iniziarono i contrasti col confinante comune di Arielli a causa dell'ubicazione della stazione della costruenda linea ferroviaria Ortona-Guardiagrele, al punto che il consiglio comunale decise di cambiare nome da Villarielli a Poggiofiorito per troncare ogni riferimento di presunto legame o sudditanza con Arielli (Regio Decreto 31 luglio 1911 n. 909 pubblicato sulla G.U. n. 203 del 30-08-1911 ed entrato in vigore il 14-09-1911).

Nella seconda guerra mondiale il paese è stato duramente bombardato dagli alleati per cacciare gli occupanti tedeschi, giunti nel 1943 per inseguire Vittorio Emanuele III a Crecchio e poi Ortona. Negli anni '60 il paese è stato poi ricostruito e si è sviluppato a livello industriale con la creazione della zona industriale di Arielli.

domenica 1 giugno 2025

Sovizzo,Borgo del Gusto – Il Percorso Internazionale La Via della Birra e il Birrificio Artigianale OFELIA, senza compromessi

 


 



La città di Bamberga in Franconia è una delle roccaforti delle birre bavaresi. Per gli appassionati del succo d’orzo, la città è un vero paradiso. Undici birrifici a Bamberga, 60 nella zona circostante e un totale di 400 tipi diversi di oro liquido: per secoli la città è stata modellata dal succo d’orzo. Che si tratti di ristoranti, birrerie o di visite guidate al Museo delle Birrerie della Franconia a Bamberga, in questa città si vive e si celebra la tradizione della birra.

Il Museo era stato inserito da Borghi d'Europa nel 2018,Anno Europeo del Patrimonio Culturale, nella lista dei beni culturali segnalati.

Così era nata l'idea di un Percorso Internazionale Le Vie della Birra.

Alla prima tappa in Baviera erano seguite le Birre Monastiche di Fiandre e Vallonia (Belgio) ; il tour delle birre artigianali a Cracovia (Polonia) ; le birre artigianali dell'Istria Croata.


Nel 2025 l'avvio del progetto Sovizzo,Borgo del Gusto ha portato i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa ad incontrare il Birrificio Artigianale OFELIA, senza compromessi.


" Antico come l’artigianato. Senza compromessi, come il personaggio di Amleto. Il nome Ofelia racchiude il valore della scelta, l’etica dell’azienda. Il sapere si mescola alla purezza in una birra dal gusto che inebria.

Il nome Ofelia è antico, desueto, proviene dal greco. È diventato famoso con il personaggio dell’Amleto di Shakespeare.

Innamorata di Amleto, Ofelia è una figura tragica che non accetta compromessi, un'anima pura che non sopporta di vivere in un mondo corrotto e grigio. Le nostre birre vogliono essere proprio cosi: pure, giuste e senza compromessi! Gli stili birrari tradizionali ci andavano stretti e l'abbiamo capito da subito, preferendo darne un’interpretazione piuttosto che replicarli. Le nostre produzioni, pur essendo difficili da catalogare in uno stile, hanno comunque una propria storia da raccontare, la nostra storia e la nostra idea di quella birra. I nostri gusti e le nostre esperienze si riflettono in ogni referenza ed evolvono e si affinano con noi, come noi. "




Acqua, orzo, luppolo, lievito e tempo, sono questi i 5 ingredienti che non mancano mai nella birra Ofelia. Il metodo produttivo lento rispetta la giusta evoluzione e cuoce la birra senza compromessi.

Filiera, qualità, tradizione degli stili sono le fondamenta su cui viene basata la ricerca di ciascuna materia prima per cuocere ogni birra Ofelia.

Così, tanto per fare un esempio, assaggiate nella Tap Room o nel Beerstrot nel centro storico di Vicenza, La Speltina. Blanche realizzata con il farro spelta coltivato a Sovizzo, uno dei prodotti De.Co. , di veronelliana memoria.

" Fresca, beverina,piacevole, anche grazie alla buccia di liimone, i fiori di sambuco e il

pepe utilizzati.In bocca si svela farro e insieme il carattere di questa birra : l'attacco dolce dura poco e lascia presto spazio alle note speziate e limonose.Il finale di gioca sulla freschezza, acidula e astringente, del farro. Buona la secchezza e piacevole la nota pepata".


I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno deciso di inserire il Birrificio

Artigianale OFELIA senza compromessi, nel progetto Il Cammino delle Identità.

" Ottima scelta – osserva Silvia Gastaldello, nume tutelare con il marito Paolo di Torrefazione Oselladore di Rossano Veneto -. Da tempo abbiamo selezionato le birre di Ofelia per le proposte che riguardano il mondo della regalistica d'Autore. E' una scelta che ci qualifica pienamente."


Il Cammino delle Identità nella provincia di Vicenza


Marzo 2025 conosce l'avvio de Il Cammino delle Identità.

La scelta di Sovizzo,Borgo del Gusto e l'avvio di un progetto articolato in 25 settimane che ha come obiettivo quello di 'informare chi informa'.


Ognuna delle 25 settimane sarà dedicata ad un Borgo della Provincia di Vicenza (Borgo del Gusto) e ad un tema enogastronomico.


L'Ufficio stampa nazionale di Borghi d'Europa di Milano, in stretta collaborazione con il Blog d'Informazione GUSTI VARI....(Giallo Zafferano, Mondadori Media), cureranno la raccolta delle interviste ai protagonisti della filiera agroalimentare. I diversi servizi informativi, realizzati direttamente nei territori, verranno sottoposti alla valutazione e all'approvazione delle persone intervistate.


Il Percorso informativo :


-vivrà sulle visite in incognito anticipatorie, dei giornalisti e dei comunicatori di Borghi d'Europa ;

-riguarderà anche gli aspetti storici, ambientali, culturali e artistici dei Borghi ;

-si occuperà dei temi della sostenibilità, impegnandosi a 'identificarne' gli aspetti concreti;

-verrà rigorosamente documentato in rassegne stampa multimediali ;

-avrà delle 'finestre' di comunicazione a Milano,Vetrina del Gusto ;

-curerà la realizzazione di materiali didattici di educazione alimentare destinati

all'infanzia.



Sovizzo,Borgo del Gusto - AMABILE CAFE' nel progetto europeo Il Cammino delle Identità



La rete di informazione Borghi d'Europa ha scelto Sovizzo come Borgo del Gusto, all'interno del progetto L'Europa delle Scienze e della Cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Ionica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica).


Le iniziative sono rivolte ad 'informare chi informa' : Borghi d'Europa ha deciso di realizzare un grande Cammino di scoperta degli inediti del buon e bello vivere, chiedendo ai giornalisti e ai comunicatori di visitare le comunità italiane ed europee ; di intervistare i protagonisti silenziosi delle diverse filiere produttive con un approccio multimediale, rispettoso della pluralità delle culture; di presentare i protocolli informativi raccolti a Milano, nel corso di incontri di informazione a più voci ; di 'incrociare' le storie raccolte con le storie di altri borghi italiani ed europei inseriti nella rete internazionale di Borghi d'Europa..

I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno realizzate le prime interviste alle Aziende della filiera agroalimentare : così parte il progetto Sovizzo,Borgo del Gusto.





Amabile Cafè... a Sovizzo : dalla COLAZIONE all'APERITIVO!!! Aperto dalle ore 6:30 alle ore 21:00 con orario continuato dal lunedi al sabato.

Colazione, Pranzo, Cena : Buffet, Da asporto, Servizio al tavolo.


"Brioche calde , spremute ed estratti eccellenti ! Per non parlare dei tramezzini buonissimi ed originali anche nella forma . Posizione centrale a Sovizzo con ampio parcheggio frontale . Personale giovane, simpatico e accogliente . Da lodare Cristian per l’impegno attivo nella vita del paese...."


"Amabile cafè è il luogo più adatto ove trascorrere una pausa in compagnia. Il personale è sempre sorridente e molto simpatico, a disposizione per ogni richiesta del cliente anche il più difficile.

Ogni qualvolta mi fermo per un caffè e un tramezzino ( sempre fresco e con ingredienti all'altezza del servizio), trovo il personale sempre sorridente e pronto alla battuta di spirito, che aiuta anche a non pensare alla difficoltà della giornata."





" L'accoglienza è certamente il valore immateriale che dona ai locali quel pizzico in più che li distingue dalle gestioni troppo spesso incolori " - osserva convinto Renzo Lupatin.giornalista e presidente di Borghi d'Europa.


Amabile Cafè partecipa al Percorso Informativo Il Cammino delle Identità.












venerdì 23 maggio 2025

ll 25°anno dalla nascita della IAI (Iniziativa Adriatico Ionica) – Il rapporto della IAI con l'Iniziativa Centro Europea

 


 



Negli ultimi anni la IAI ha consolidato, come auspicato da parte italiana, la propria proiezione sia in chiave intergovernativa, sia per quanto riguarda il percorso europeo dei Paesi IAI non-UE,per i quali l'iniziativa rappresenta un obiettivo intermedio di avvicinamento agli standard europei.


I rapporti con le Organizzazioni Intergovernative


Sul fronte del rapporto con altre Organizzazioni Intergovernative,è stato firmato un Memorandum of Understanding con l'Iniziativa Centro Europea nel maggio 2019, con l'obiettivo di intensificare lo scambio di informazioni ed esperienze tra le due iniziative intergovernative/multilaterali.


Il Memorandum è stato sottoscritto in Budva (Montenegro), l'8 maggio del 2019.


L’Iniziativa Centro Europa-InCE (“CEI” nell’acronimo inglese, Central European Initiative) istituita nel 1989, a partire da un nucleo di quattro Paesi (Italia, Austria, Jugoslavia e Ungheria), è la prima organizzazione regionale operante nell’area. Essa è uno strumento di cooperazione e un foro di dialogo politico e di scambio di buone pratiche, che unisce Paesi appartenenti ad un’area geografica strategica, quale è quella dell’Europa centro-orientale e balcanica.


L'InCE, il cui scopo in origine era favorire l’avvicinamento di alcuni paesi dell’area ex sovietica all’occidente europeo, è oggi parte attiva del processo di integrazione europea dei Paesi membri che non ne fanno ancora parte, combinando l’azione diplomatica con la gestione diretta di fondi, programmi e progetti di cooperazione funzionali a tale obiettivo.





L’InCE, dopo il ritiro dell’Austria dall’Iniziativa nel 2018, conta 17 Paesi di cui 9 sono membri UE ovvero Bulgaria, Croazia, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Ungheria; 7 sono partner UE con prospettive di adesione ovvero Albania, Bosnia ed Erzegovina, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia, Moldova e Ucraina (quest’ultime due hanno ottenuto lo status di Paese candidato a giugno 2022 e la Bosnia ed Erzegovina a dicembre 2022); e 1 beneficiario di politiche di vicinato UE, la Bielorussia, la cui partecipazione dal 25 marzo 2022 è stata sospesa a causa del coinvolgimento nell’aggressione russa all’Ucraina, pur restando formalmente Paese membro.


La Presidenza dell'InCE ruota annualmente tra i Paesi membri. Dal 1° gennaio 2024 l’Albania ha assunto la Presidenza di turno dell’Iniziativa, subentrando alla Moldova.


L'INCE ha una dimensione parlamentare, governativa, economica e locale.


LA DIMENSIONE PARLAMENTARE DELL'INCE


La Dimensione Parlamentare dell'INCE è rappresentata da: l'Assemblea parlamentare, la Commissione parlamentare, le tre Commissioni Generali.


L'Assemblea parlamentare dell'InCE è stata istituzionalizzata nel 1993 con l'approvazione di un Regolamento ad hoc.


L'Assemblea parlamentare si riunisce in autunno nel paese che esercita la Presidenza di turno.

Presidente dell’Assemblea parlamentare (formalmente si parla di Dimensione Parlamentare) è il Presidente della Delegazione nazionale del Paese ospite. La presidenza, per il 2024, è detenuta dall’on. Etjen Xhafaj Presidente della delegazione parlamentare albanese. La Presidenza di turno, quella dell'anno precedente e del successivo formano la cosiddetta Troika. La riunione si conclude di norma con l'adozione di un Documento finale.


Obiettivi e compiti dell'Assemblea sono rafforzare la cooperazione multilaterale tra gli Stati membri dell'InCE a livello parlamentare, rafforzare la partecipazione di tutti gli Stati membri al processo di integrazione europea, promuovere la cooperazione economica e lo sviluppo sostenibile, contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell'Iniziativa Centro Europea in raccordo agli altri organi dell'Iniziativa.


L'Assemblea si compone di delegazioni dei Parlamenti nazionali che comprendono da un minimo di 3 ad un massimo di 7 parlamentari in proporzione alla popolazione dei paesi membri. L'Assemblea è attualmente composta da 79 membri in rappresentanza dei 17 Paesi InCE.


La Delegazione italiana, a composizione bicamerale, è costituita da 7 membri nominati dai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, su designazione dei Presidenti dei gruppi parlamentari. Essendo dispari il numero dei componenti, per prassi, il parlamentare in più è assegnato alternativamente alla Camera o al Senato.


In questa legislatura la delegazione è composta da 3 deputati e 4 senatori. Presieduta dall’on. Salvatore CAIATA (FdI) è composta dagli onorevoli Isabella De Monte (Italia Viva-Il Centro-RE), Roberto Pella (FI - BP – PPE), e i senatori Raffaele De Rosa (FI - BP – PPE), Francesco Giacobbe (PD – IDP), Roberto Menia (FdI), Elena Murelli (LSP-PSd'Az).


La Commissione Parlamentare si riunisce in primavera. Ogni paese membro può inviare due delegati. La riunione si conclude di norma con l'adozione di un Documento finale.


Tre Commissioni generali: Commissione Generale per gli affari politici e interni, Commissione Generale per gli affari economici, Commissione Generale per gli affari culturali, ognuna delle quali formata da un terzo dei parlamentari dell'Assemblea. Le Commissioni generali possono predisporre relazioni da presentare all'Assemblea Parlamentare.


La lingua ufficiale è l'inglese


LA DIMENSIONE GOVERNATIVA


Al fine di realizzare i suoi obiettivi, l’InCE opera in maniera flessibile attraverso una dimensione governativa, che è quella originaria e più articolata.


Il Vertice InCE che riunisce i capi di governo dei 17 Stati membri, è la sede più elevata dell’esercizio governativo con funzioni prettamente di indirizzo. Il Vertice adotta gli indirizzi della cooperazione e il Piano di Azione Triennale (quello corrente si riferisce al triennio 2024-2026) e dà visibilità all'organizzazione. Di solito è convocato in autunno dalla Presidenza di turno, ma non sempre è previsto. L’ultimo Vertice si è tenuto a Budva (Montenegro), il 3 dicembre 2021, durante la presidenza montenegrina. Nel corso della presidenza bulgara del 2022 e quella moldava del 2023 non è stato organizzato.


Le Riunioni annuali dei Ministri degli Affari Esteri in cui si stabiliscono i programmi di cooperazione, gli stanziamenti e gli obiettivi del Piano di Azione, assicurano la dimensione governativa.


Il Comitato dei Coordinatori Nazionali (CNC, che sono alti funzionari dei Ministeri Affari esteri), garantisce la continuità dell’azione durante l’anno e il raccordo fra le diverse istituzioni (ministeri di settore, ma anche uffici UE o organizzazioni regionali); il Comitato si riunisce a cadenza periodica.


Il Segretariato InCE di Trieste


Il raccordo operativo tra tutte le dimensioni dell’InCE è garantito da un Segretariato esecutivo (www.cei.int), istituito nel 1996, che ha sede a Trieste e che è guidato da un Segretario generale che dal 2019 è Roberto Antonione. Quest’ultimo è stato riconfermato nell’incarico nel 2022 e rimarrà in carica fino al 2024.


LA DIMENSIONE BUSINESS E LA DIMENSIONE LOCALE


L’InCE ha poi una una dimensione “business” volta a promuovere la partecipazione attiva del mondo imprenditoriale alla cooperazione regionale. Essa consiste principalmente in incontri tra le Camere di Commercio degli Stati Membri dell'InCE e in un annuale Forum Economico a cui partecipano i Ministri delle Attività Produttive, funzionari governativi, rappresentanti del mondo dell'industria, imprenditori, investitori, agenzie di promozione del commercio, organismi internazionali, banche.


La dimensione locale è il pilastro operativo più giovane dell’InCE. Istituita nel 2021, si prefigge di promuove la cooperazione tra gli enti locali e regionali degli Stati membri al fine di affrontare le sfide della regione, grazie allo scambio di esperienze e allo sviluppo di progetti comuni.



sabato 17 maggio 2025

Eurovinum - Casera Frontin, I vigneti della Valbelluna


 


Ho incontrato Maurizio Donadi, viticoltore di San Polo di Piave (TV), diversi anni fa nel mio viaggio alla scoperta di una viticoltura naturale. Un progetto fotografico, tutt’ora in corso, che attraverso le immagini vuole documentare il lavoro di vignaioli che adottano una filosofia produttiva con l’impegno di rispettare e custodire la natura ed i luoghi in cui operano, senza dimenticare il valore del suolo e della sua complessità. In una delle immagini scattate nelle vigne di Maurizio, si vede una zolla di terra che appartiene ad un suolo sano, soffice, ben areato e ricco di materia organica, non compromesso dall’uso di concimi chimici e di pesticidi, dove le radici delle piante penetrano in profondità “alla ricerca delle migliori sostanze naturali, dei minerali di cui sono avide”.

Casera Frontin è il nuovo progetto vinicolo intrapreso da Maurizio Donadi nell’anno 2016 nel particolare contesto paesaggistico di Frontin, una frazione del comune di Borgo Valbelluna, tra le Prealpi Bellunesi ed il corso del fiume Piave. Un progetto, come mi spiega, importante sotto il profilo personale e professionale, che condivide con la moglie Fabiola.

La bellezza e l’armonia di questo luogo ricco di biodiversità, lontano dal traffico, dai ritmi frenetici, dove il tempo sembra essersi preso una pausa, hanno saputo affascinare Maurizio e Fabiola che da tempo erano alla ricerca di un’oasi di pace. In questo angolo della spettacolare Valbelluna, ad una altezza di 450 metri s.l.m. sono state messe a dimora, accanto ad alberi da frutto di varietà antiche, viti di pinot grigio, ed alcune varietà a bacca bianca di vitigni resistenti detti PIWI (dal tedesco, Pilzwiderstandsfahig) di bronner, johanniter, solaris, aromera. Vitigni tolleranti alle principali malattie fungine come oidio e peronospora che permettono una notevole diminuzione dei trattamenti fitosanitari, una realtà che si sta consolidando nel panorama viticolo enologico italiano, sempre più attento alle problematiche ambientali ed al cambiamento climatico in atto e che rappresenta un importante argomento sul quale si sta dibattendo.

Maurizio, laureato in Enologia all’Università di Padova, preferisce definirsi contadino e non imprenditore agricolo. Racconta che vivere in campagna significa saper creare un rapporto sinergico con l’ambiente, imparare a sentire ciò che la terra e le piante della vite comunicano, ritrovando nella qualità gustativa del frutto il messaggio di vitalità della terra.

Il contadino non è solo un agente economico, ossessione del pensiero unico. È il custode del nostro territorio, la base materiale di ogni attività umana e della vita stessa”.

Piero Bevilacqua (Il cibo e la terra, Donzelli Editore)

Il passaggio dall’agricoltura convenzionale all’agricoltura biologica e biodinamica è stato il frutto di una scelta etica e consapevole. Lo studio e l’approfondimento, l’osservazione della natura, la riflessione sui metodi in grado di migliorare la qualità dei terreni e di conseguenza la salute ed il benessere di piante, lo hanno convinto a praticare una viticoltura sostenibile in tutte le fasi produttive. In campagna segue le regole dell’agricoltura biologica, l’uso del letame maturo, l’impiego di rimedi omeopatici e di preparati biodinamici come ad esempio il corno-letame (500) e il corno-silice (501). Con i preparati biodinamici da cumulo e da spruzzo (preparato di achillea, di camomilla, di ortica ecc.) si utilizzano delle sinergie messe a disposizione dalla natura, che migliorano la qualità del suolo, lo aiutano a sviluppare la vita microbica e rinforzano la pianta, riportando l’equilibrio nel vigneto. In questo modo, la vite, che “grazie alle sue radici si sposa con il suolo”, sarà in grado si produrre un frutto sano, con buone qualità nutrizionali, gusto ed aroma.



Con le uve raccolte a mano nelle vigne di Frontin è nato Lo Spumante Brut Nature Casera Frontin, un blend di uve di pinot grigio e di vitigni resistenti, coltivati su un suolo con presenza di roccia ed argilla. Uno spumante con doppia fermentazione, affinato in anfora di terracotta. Un vino che Maurizio descrive: fresco, con profumi di frutta tropicale, fini sfumature aromatiche e note minerali. Un vino spumante equilibrato e vitale, vinificato senza interferenze e non costruito artificialmente, che riflette l’influenza di clima, suolo e vigneto, frutto di un percorso personale e di ricerca.

In agricoltura biodinamica si utilizza anche il metodo analitico chiamato cristallizzazione sensibile, o morfocristalizzazione, una tecnica nata dai suggerimenti di Rudolf Steiner, che permette di osservare l’organizzazione energetica di un prodotto, rappresentandolo in termini qualitativi. La cristallizzazione del liquido, a cui è stato aggiunto cloruro di rame in soluzione, determina “un’immagine” composta dai cristalli di rame che indicano le linee energetiche del prodotto esaminato.

I campioni di vino permettono di apprezzare la stabilità, l’attitudine all’invecchiamento, la presenza o la sensibilità alle malattie, l’evoluzione aromatica, e infine di ottimizzare gli assemblaggi.

Anche sui campioni di spumante bianco e rosato di Casera Frontin Maurizio è ricorso a questo tipo di indagine. Nella parte conclusiva della dettagliata relazione sulle analisi compiute dal laboratorio francese Oenoscristal, si evidenzia, ad esempio, che lo Spumante Bianco è vinificato con un’uva di ottima qualità, ben realizzato, un vino da invecchiamento con un grande profilo!



Un Arrivederci a Casera Frontin per un brindisi con Maurizio e Fabiola, un luogo magico che sa incantare il visitatore per l’armonia del paesaggio rurale, in cui è bello vivere e star bene. Un contesto paesaggistico ancora integro che va curato e mantenuto.

Maurizio e Fabiola sono i sostenitori di un’agricoltura vicina alla natura che non ricorre alla chimica di sintesi. Un “saper fare” artigianale per farci trovare nel bicchiere vini che sanno coinvolgere ed emozionare per gusto, espressività e personalità.



Antonella Pianca


sabato 19 aprile 2025

Celebrazioni del 25° Anniversario della sottoscrizione della Carta di Ancona - Borghi d'Europa e il 25°anno dalla nascita della IAI (Iniziativa Adriatico Ionica)



Nel 1990, grazie all'impegno istituzionale della Regione Marche, nacque la Comunità

di Lavoro dell’Adriatico Centrale e Meridionale. Con l'inizio del conflitto nella ex

Jugoslavia, questa iniziativa si trasformò rapidamente in un punto di riferimento

nazionale per la raccolta e l'invio di aiuti umanitari nella regione adriatica.

Successivamente, alla fine del conflitto, la Comunità di Lavoro, si concentrò su una

politica di "riabilitazione" economica e sociale, finalizzata alla ricostruzione del tessuto produttivo e sociale. I risultati ottenuti tracciarono una vera e propria "Via Adriatica alla ricostruzione", stimolando le istituzioni delle due sponde adriatiche e quelle europee a strutturare un supporto più solido a queste dinamiche emergenti.

Nel 2000, la Conferenza Internazionale per lo Sviluppo e la Sicurezza dell’Adriatico e dello Ionio segnò un momento fondamentale, dando il via all’Iniziativa Adriatico-

Ionica.

Il 19 maggio 2000, ad Ancona, i Ministri degli Esteri di Albania, Bosnia-

Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Slovenia, Montenegro e Serbia firmarono la Prima Dichiarazione di Ancona, che avviò ufficialmente l’Iniziativa Adriatico - IonicaL’obiettivo era ricostituire e rafforzare i legami tra le popolazioni dell’area, promuovendo scambi di esperienze e una maggiore comprensione reciproca.

Nel 2025 si celebra il 25° anniversario della sottoscrizione della Carta di Ancona,

che ha dato il via all'Iniziativa Adriatico-Ionica e, successivamente, alla Strategia

Europea per la Macroregione Adriatico-Ionica (EUSAIR), lanciata nel novembre 2014.

Ancona tornò così a rivestire la sua storica vocazione di "Porta d’Oriente", grazie

all’impegno non solo delle istituzioni, ma anche dell’intera comunità marchigiana, che ha dimostrato grande sensibilità e disponibilità alla cooperazione e allo sviluppo

dell'area adriatica. Questo momento ha consolidato i legami tra i Paesi delle due sponde e riconosciuto alla Regione Marche un ruolo strategico.

Da questa base si vuole ripartire: non solo per celebrare il passato, ma soprattutto per

guardare al futuro, rilanciando l'importanza di iniziative regionali come l’Iniziativa

Adriatico-Ionica, che poi ha dato vita alla Strategia EUSAIR anche nell’ottica di

sostenere il processo di allargamento dell'Unione Europea, creando solide opportunità

per il futuro della regione adriatica.


In giugno si terrà ad Ancona l'evento celebrativo, con la partecipazione di Autorità

Europee, Italiane e Regionali.


Borghi d'Europa e il progetto L'Europa delle scienze e della cultura


L' Associazione Culturale Borghi d'Europa ha promosso il progetto L'Europa delle scienze e della cultura, patrocinato da ESOF2020 e dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica), per realizzare un percorso informativo sui temi della sostenibilità.


I Paesi inclusi nel progetto sono: Italia, Croazia, Slovenia, Austria, Macedonia del Nord, Montenegro, Albania, Bosnia Erzegovina, Grecia, Serbia e San Marino.


Le Regioni italiane : Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Marche, Abruzzo, Puglia, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia.


Con Ufficio Stampa: a Milano.


Il progetto si è sviluppato negli ultimi cinque anni, finalizzando i propri interventi all'obiettivo di 'informare chi informa' e permettere, così, una valorizzazione e una conoscenza delle iniziative delle Istituzioni Europee.


martedì 15 aprile 2025

La Via delle Buone Cose – I dolci di SOLO TREVISO


 


Il progetto L'Europa delle scienze e della cultura è promosso dalla rete internazionale Borghi d'Europa, sotto il Patrocinio della IAI – Iniziativa Adriatico Ionica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica.


Nel corso del 2018 Anno Europeo del Patrimonio Culturale, Borghi d’Europa aveva sviluppato

ben 40 Azioni informative, che hanno toccato 40 comunità di 20 Paesi e Regioni Europee.

Da questo ‘viaggio’ sono nate le tracce di ben 13 Percorsi Internazionali.

Ogni Percorso prevede la partecipazione di almeno cinque Paesi Europei e di cinque Regioni Italiane.


I PERCORSI

La Via della Letteratura e della Poesia ; La Via dei Norcini

Le Vie del Formaggio ; Le Vie del Caffè ;I Mulini del Gusto, le Vie del Pane e le Vie della Pizza ; La Via della Birra ; Eurovinum, Il Paesaggio della Vite e del Vino

Aquositas, Le Vie d’Acqua ; I Borghi della Storia: Terre di Roma;

Le Ferrovie (non) dimenticate e la Mobilità Dolce ; Le Montagna dell'Informazione ;

Collinando, Le Terre di Collina ; La Via delle Buone Cose


Nel corso del 2025 i giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa visiteranno tutte le località inserite nei Percorsi, costruendo così un viaggio del buon e bello vivere fondato sugli scambi culturali ed i principi dell’interculturalismo.



La Via delle Buone Cose


Il giornalista Luigi Veronelli aveva dedicato alle Buone Cose, una delle sue guide più importanti.

Gli 'indirizzi di gola' hanno così rappresentato per i comunicatori e i giornalisti di Borghi d'Europa

una indicazione e una strada da perseguire.

Secondo lo stile veronelliano, le scelte degli indirizzi avviene con visite in incognito e plurime, al fine di garantire l'autenticità delle scelte stesse.




Così i giornalisti hanno incontrato le delizie di SOLO TREVISO, azienda trevigiana che mira alla valorizzazione del ricco ed invidiabile patrimonio enogastronomico di tutto il territorio veneto.

L’azienda opera sul mercato nazionale ed internazionale con i marchi SOLOTREVISO® e SOLOROSSO®.


"SOLOTREVISO® vuole garantire un forte carattere artigianale e genuino, per regalare gusti e sapori tradizionali non più rintracciabili nei prodotti comuni e per mantenere un elevato rapporto qualità/prezzo. Per perseguire questi obiettivi SOLOTREVISO® dedica molta attenzione alla selezione e alle collaborazioni con i propri fornitori, veri protettori e custodi di segreti produttivi antichi proprio come la terra veneta."


In particolare le attenzioni dei giornalisti si sono rivolte al mondo dei dolci.




Focacce,colombe, panettoni e crostate sono delle originali eccellenze del territorio,ideali per ogni ricorrenza.

Si va dalla classica 'fugassa' con un impasto leggero e delicato, decorato con una croccante di granella e zucchero (un dolce che mette tutti d'accordo!), al panettone al vino glera o al radicchio

Trevigiano, esperienze gustative che celebrano l'unicità del Prosecco DOC usato nell'impasto o

l'unicità del radicchio Trevigiano.