venerdì 20 dicembre 2024

 

Di qua e di là del Piave – La Macelleria Favretto a Croce di Musile di Piave (Ve)


" I temi che riguardano le Terre della Piave – osserva Renzo Lupatin, Giornalista e Presidente di Borghi d'Europa – sono per Borghi d'Europa : i prodotti tipici della Antica Trattoria La Fossetta ; il Percorso Internazionale La Via dei Norcini; l'itinerario di Hemingway (Percorso Internazionale La Via della Letteratura e della Poesia), che verrà raccontato con il Sentiero didattico di Alojz Gradnik (Medana.Slovenia), uno dei maggiori poeti sloveni del 900 ; i prodotti del Percorso Internazionale I Mulini del Gusto e le Vie del Pane ; La cucina d'acqua e il pesce di fiume ; Eurovinum,il Paesaggio della Vite e del Vino : le scelte enoiche e i liquori esclusivi de la Fossetta."


Il Cammino delle Identità è il nome che racchiude questi itinerari e che si riallaccia alla storia di un grande giornalista : Luigi Veronelli.


Così i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa sono giunti a Croce di Musile di Piave, alla Macelleria Favretto.

"Nonno Giovanni – racconta Alberto-, acquistò il negozio nel 1958 e mio padre Arnaldo subentrò alla gestione dei Quintavalle, fra il 63 e il 64, prendendo nelle sua mani il destino della macelleria di famiglia."




E' impossibile non ricordare la vendita di carne, la domenica mattina, alle 6 , aMillepertiche, presso l'osteria alimentari. " Raggiungevamo con una moto l'Osteria, raccogliendo la carne in cesti da un chilogrammo."

Alberto, terza generazione di famiglia , ha frequentato la macelleria da sempre: nel 1990 è succeduto al padre Arnaldo.


" Purtroppo questo è un mestiere che sta scomparendo. Basti pensare che scelgo ancoragli animali nelle stalle dei contadini, con i quali vi sono rapporti di fiducia e cordialità.Il macellaio va sempre fiero della sua professione. È un artigiano che conosce i prodotti, li tocca, li sceglie, li taglia, li prepara. Deve avere manualità e passione."




"Le nostre macellerie tradizionali offrono carni provenienti da allevamenti locali e metodi di produzione più sostenibili. L’uso di razze meno comuni, allevate in modo sostenibile, è stato uno dei punti focali per le macellerie tradizionali nel 2024."


Le macellerie tradizionali non sono solo luoghi di vendita di carne, ma anche fonti di conoscenza per i consumatori. I macellai esperti sono in grado di consigliare i clienti sulla scelta migliore per ogni tipo di preparazione culinaria e di suggerire ricette e metodi di cottura.


Nel 2024, le macellerie tradizionali si sono impegnate ancora di più nel fornire ai clienti informazioni dettagliate sulla provenienza della carne, sulla sua produzione e sulle pratiche sostenibili adottate.


Questo permette ai consumatori di fare scelte più consapevoli e informate.

Un altro punto di forza delle macellerie tradizionali è il rapporto personale che si crea tra i macellai e i clienti. Questo crea un senso di comunità e di fiducia reciproca, che è difficile trovare altrove.


Nel 2024 e nel 2025, scegliere la carne di una macelleria tradizionale non sarà solo una scelta culinaria, ma anche una scelta consapevole e responsabile.

giovedì 19 dicembre 2024

Eurovinum – Luigi Veronelli e il Campo del Prà dell'Azienda agricola Emilio Sartor nel Montello



L’azienda agricola della famiglia Sartor affonda le proprie radici in un territorio caratterizzato dalla conduzione a mezzadria. Solo nel primo dopoguerra si assiste alle prime acquisizioni da parte dei contadini dei fondi da loro coltivati per anni. É così che nel 1957 Emilio Sartor, detto “Miliet”, da sempre dedito alla viticultura, con la moglie Assunta dà origine a quella che oggi è una realtà di piccole dimensioni, ben radicata nel territorio e orientata alla produzione di vini di qualità. Emilio è poi riuscito a tramandare ai figli la passione per il vino e sono proprio loro, Paolo e Carlo, a condurre oggi l’azienda agricola.


Nel 1992 Luigi Veronelli visitò la zona del Montello, toccò Volpago per degustare il coniglio veneto e sorseggiò i vini della azienda agricola Emilio Sartor.

Di questo viaggio del gusto resta la traccia nella rivista L'Etichetta, da lui diretta, che nel 1992 dedicò un ampio servizio a questi temi.


“ Ebbene – ricorda Renzo Lupatin. Giornalista e presidente di Borghi d'Europa-, uno dei vini che ci è rimasto scolpito è sicuramente il Campo del Prà, rosso. Alla base bordolese di cui il Cabernet Sauvignon è almeno il 50%, si aggiunge una piccola percentuale di Malbech, storico vitigno del Montello, per creare il Rosso del Montello DOCG. Questa denominazione, non ancora ben conosciuta nel resto d’Italia, offre dei vini rossi davvero eccellenti. Il Campo del Pra ne è un esempio grazie al suo color rosso rubino con sfumature porpora, ai profumi di frutta rossa matura, di ciliegia selvatica del Montello, di rosa e alle note speziate e ferrose. In bocca è caldo, strutturato e chiude lunghissimo. “




Ideale per la carne rossa alla brace, la selvaggina e i formaggi stagionati. Accompagna benissimo anche il guanciale in umido con le patate.


La storia


Esistono molti documenti attestanti che già da parecchi secoli a Venegazzù, ai piedi del Montello, nella Marca Trevigiana, si produceva ottimo vino. In una pergamena del 1368 si legge che i canonici di Treviso ricevevano ogni anno dai fittavoli di VINIGIZU' "un carro di vino buono et puro ".

L'azienda agricola della famiglia Sartor affonda perciò le proprie radici in un territorio storicamente caratterizzato dalla conduzione a mezzadria. Solo nel primo dopoguerra si assiste alle prime acquisizioni da parte dei contadini dei fondi da loro coltivati per anni. E' così che nel 1957 Emilio Sartor, " Miliet ", da sempre dedito alla viticoltura, con la moglie Assunta dà origine a quella che oggi è una realtà di piccole dimensioni, ben radicata nel territorio e orientata alla produzione di vini di qualità.

L'azienda attualmente è condotta dai figli Paolo e Carlo che, a metà degli anni ottanta, dopo aver concluso gli studi rispettivamente di Enologia ed Agraria, hanno portato una ventata di modernità mantenendo però saldo il legame con la sensibilità e la lungimiranza del fondatore.


martedì 17 dicembre 2024

La Via delle Buone Cose – L'incontro dei vini Valmelina di Emanuele Spader con la Pasticceria 900 di Susegana


Il giornalista Luigi Veronelli aveva dedicato alle Buone Cose, una delle sue guide più importanti.

Gli 'indirizzi di gola' hanno così rappresentato per i comunicatori e i giornalisti di Borghi d'Europa

una indicazione e una strada da perseguire.

Secondo lo stile veronelliano, le scelte degli indirizzi avviene con visite in incognito e plurime, al fine 

di garantire l'autenticità delle scelte stesse.


Così, per la Via delle Buone Cose, una delle tappe del gusto è stata la Pasticceria Novecento a Susegana. Andrea Casagrande ha saputo restituire al centro di Susegana un luogo dei desideri.


Così è avvenuto l'incontro con i vini della azienda agricola Valmelina di Emanuele Spader.

Per quanto riguarda l'abbinamento con i dolci di Pasticceria 900, è stato scelta il Prosecco DOCG

Extra Dry.



"Il termine Extra Dry può trarre in inganno, perchè in inglese significa secco e asciutto, ma in realtà questo tipo di Prosecco è amabile. Leggermente più morbido rispetto al Brut, ha un residuo zuccherino che varia tra i 12 e i 17 grammi per litro."


Dal perlage fine e persistente, inebriato di profumi floreali di ginestra e genziana con un nota vegetale di salvia e mentuccia, ravvivato da aromi fruttati di pompelmo, ananas e mela golden. Al palato morbido, sapido e persistente, piacevolmente brioso e leggero.


Per tutta la pasticceria secca, non particolarmente zuccherina, il consiglio è quello di optare per un Prosecco Extra Dry. Con torte e dessert alla frutta è invece ottimo un Prosecco Dry che si accompagna molto bene anche a dolci al cucchiaio e creme di ogni tipo.



"La tipologia Extra Dry – commenta il giornalista Renzo Lupatin-, in virtù delle caratteristiche uniche si esalta con abbinamenti gastronomici variegati. Infatti, la bollicina fresca è ottima durante l'aperitivo, con le carni bianche, i formaggi freschi e i crostacei, nonché con cibi delicati e pasticceria secca."


domenica 15 dicembre 2024

I Mulini del Gusto e le Vie del Pane -Il Panificio Piol a Refrontolo


 “A Refrontolo, giusto giù dalla riva che porta verso Solighetto (via Costa, al civico 1), troverete un pezzo della storia del paese: il panificio Piol. In anni e anni di percorsi vagabondi alla ricerca del buon pane artigianale, siamo sempre venuti qui, per chiedere il pane necessario alle degustazioni. Un `vizio´ che sa ormai di storia, visto che il tempo non ha intaccato la qualità delle produzioni. In questi ultimi anni vi è stata una grande rivalutazione del pane come alimento: il pane ha saputo (grazie al sacrificio e all´impegno di tanti artisti-artigiani), `tenere duro´.


Qui al panificio Piol viene interpretato al meglio, con una `carta´ che privilegia diverse farine, diversi commenti, al mutare delle stagioni e secondo fantasia. Il Panificio è conosciuto ed apprezzato anche per la produzioni di dolci da forno e biscotti : buona farina non smente !”


Così annotava Mauro Riotto, nei suoi itinerari vagabondi per la rete l'Italia del Gusto.

E noi, sottoscriviamo.

Fra i dolci, oltre ai panettoni, vogliamo ricordare la pinsa,interpretata da Bruno,Fabrizio e Christian , secondo tradizione veneta.

Così va bene !



La Bottega dei Ricordi : La Via dei Mulini del Gusto e le Vie del Pane


La rete Borghi d'Europa ha deciso di un creare un percorso  dedicato ai temi dei Mulini e delle Vie del Pane, tra le grandi iniziative di informazione del progetto.


Il circuito organizza e promuove dei percorsi per mettere a confronto idee,  progetti, capaci di seguire il filo logico della valorizzazione rispettosa degli   equilibri sociali culturali e ambientali dei territori di riferimento.

Sono previsti incontri e stages di informazione nei territori,per raccontare a  giornalisti e comunicatori le storie dei borghi e delle loro culture.

Ogni ‘tappa’ tocca i luoghi, le storie, i protagonisti della filiera agroalimentare. Il progetto è stato presentato nell'aprile del 2019 presso la sede del Parlamento Europeo di Milano.


Il Percorso d’informazione :


La Via del Pane dell'Appennino Bolognese ; Il Mulino Natante di Revere 


(Comune di Revere ) ; La Valtellina ; I Mulini del Veneto Orientale (VE);


L'Ecomuseo delle Acque del Gemonese (Friuli Venezia Giulia) ; 


 Croazia : Rastoke,il Villaggio dei Mulini; Austria :Villaggio dei mulini , Gschnitz; 


Canton Ticino (Svizzera) : I Mulini della Val di Muggio (Mendrisiotto); 


San Marino : Il percorso degli antichi mulini di Canepa ; Slovenia : Mulino Kukovicic


Paesi partecipanti : Italia,Croazia,Slovenia,Svizzera,Austria,San Marino


                                 Polonia


                                 Lo Sviluppo :


Realizzazione di incontri di informazione aperti alla partecipazione di


giornalisti e comunicatori ( stampa nazionale e locale), imprenditori, 


testimonial del settore.


  


Il format prevede una scansione ad interviste, domande-


  risposte. Ad ogni tappa verrà realizzata una rassegna stampa


  documentata ;




-Visite in incognito a panifici della rete, locali che verranno inseriti nel Percorso


- Realizzazione di un materiale didattico sulla sulla storia del Pane da donare alle comunità scolastiche dei territori ‘toccati’ dal Percorso ; 


- Visita ai Mulini dei Paesi e delle Regioni Europee, con  stage di informazione in pizzerie e ristoranti dei territori




I luoghi e i protagonisti del Nordest :


Panificio Zuliani (Rivarotta di Rivignano Teor-Friuli VG )


Antico Forno di Andrea Semenzin (Caerano di San Marco-TV)


Panificio Iordan (Capriva del Friuli, Go)


Panificio Righini (Camino al Tagliamento)


Panificio Piol (Refrontolo,TV)


Panificio Longato ( Croce di Musile di Piave -Ve)


Panificio Garbi (Porto Tolle,Ro)


Panificio Piccolo Giuseppe (Fossalta di Piave-Ve)


Panificio Argeo Casagrande ( Roncadelle -TV)


Panificio F.lli  Panontin (Azzano X)


Panificio Enrico Monticolo (Torviscosa)


Panificio Silvio Rebuli (Santo Stefano di Valdobbiadene)


Panificio Campagnolo (Lovadina di Spresiano-TV)


Luigi Veronelli e i vini autoctoni – La Recantina nella Storia : l'azienda agricola Emilio Sartor a Venegazzù


Si sa, la predilezione di Luigi Veronelli andava sicuramente per i vini autoctoni.

Paolo e Carlo Sartor, dell'azienda agricola Emilio Sartor di Venegazzù (Volpago del Montello), ci ricordano il Recantina.





Il Recantina è un vitigno autoctono di antica origine, quasi estinto all’inizio del Novecento e recuperato all’alba del terzo millennio, coltivato esclusivamente nella zona DOC del Montello e dei Colli Asolani.

Il vino (che affina 4 mesi in botti di rovere di secondo e terzo passaggio), suggerisce un itinerario sensoriale davvero interessante.

“Colore rosso rubino con riflessi porpora. Profumo vinoso con sentori di viola, ciclamino, frutta rossa di sottobosco tra cui ribes, mora e fragola appena raccolta, note di alloro, ginepro e pepe rosa completano il bouquet. Buona beva, fresco con struttura elegante abbinata a tannini morbidi e setosi. “

Gli abbinamenti gastronomici: Primi piatti con sughi importanti a base di carne, a carni sia bianche che rosse in genere e a formaggi di media stagionatura.


Borghi d'Europa ha ripescato il ricettario che Luigi Veronelli aveva dedicato alla carne di coniglio

in un numero della rivista L'Etichetta, riproponendolo con i vini dell'azienda agricola Emilio Sartor.

Era il 1991 e Veronelli aveva appena degustato il coniglio del Montello in una grande ristorante veneziano, accompagnandolo con i vini di casa Sartor.


La Recantina nella Storia


Così Paolo e Carlo Sartor hanno suggerito ai giornalisti di Borghi d'Europa il percorso storico

della Recantina.


“ Alla fine del 1600 lo scrittore Giacomo Agostinetti cita più volte la Recantina o Recardina tra le migliori varietà coltivate nel trevigiano. “.... Nel nostro paese (Cimadolmo,nella pianura a sinistra del Piave) per lo più si fanno vini per Venetia di una uva nera che si chiama recandina,altri la chiamano rabosa per esser di natura forte.” .L'Autore cre una certa confusione tra le due varietà.


Nel 1700 distingue nettamente Recaldina e la Rabosa. Domenico Zambenedetti che, circa un secolo dopo Agostinetti, nella memoria presentata alla Accademia Agraria degli Aspiranti di Conegliano, consiglia la Recaldina tra le varietà da piantare sulle colline,ma ribadisce che “ la Rabosa nemmen si conosca sui colli”.


Anche nella Ampelografia generale della Provincia di Treviso (1868) si distinguono nettamente la varietà Rabosa nostrana, Rabosa Veronese e Recaldina nera. Per quest'ultoma varietà,che viene descirtta senza riportare la tavola fotografica del grappolo,si ipotizza comunque una possibile sinonimia con la Friulara (Raboso Piave) del Padovano e con la Bassanese. Si riporta inoltre che il vino ottenuto dalle uve di questa varietà “ si chiarifica con facilità e scarseggia di materia colorante e riesce quasi sempre inferiore da solo”



Nell'indagine condotta da Angelo Vianello e Antonio Carpenè pubblicata nel 1874 (La vite ed il vino nella Provincia di Treviso)la Recandina risultava tra le uve rosse più coltivate in 3 Comuni della Provicnia di Treviso, 2 nel Distretto di Asolo e 2 nel Distretto di Castelfranco, per un totale di 28.815 hl di vino.La sua coltivazione si colloca quindi in un'area nettamente diversa da quella del Raboso.



Nell'opera “ Ampelographie” (1909) Pierre Viala e Victor Vermorel citano la Recaldina nera

come “ Nom de cepage italien de Trevise” ( Trad. : Nome di un vitigno italiano di Treviso).


Poi il silenzio. Nel Novecento nessun ampelografo o ricerca viticola parla più di questa varietà, come fosseimprovvisamente scomparsa.Ma la Recantina sopravviveva nella memoria dei viticoltori, e anche in alcuni vecchi filari e vigneti dei Colli Asolani..


Nel lavoro di ricerca,iniziata verso la fine dello scorso millennio, sono state recuperate in aree diverse, viti diverse chiamate con il nome di “Recantina” (Cancellier.S.,2004). Queste manifestavano tra loro delle differenze che sono state evidenziate dai controlli effettuati successivamente sulle piante moltiplicate e trasferite nei campi di conservazione.

Le prime ricerche hanno trovato a Fonte Alto (TV) la Recantina a pecolo scuro e la Recantina a pecolo rosso (per la indubbia caratteristica del colore dei due piccioli) ; a Castelcucco (TV) una Recantina denominata col nome dell'Azienda (Forner),per distinguerla dalle precedenti.


Le 'Recantine' così recuperate sono state Iscritte al Registro Nazionale delle varietà di vite ed autorizzate alla coltivazione a livello Regionale :


-Recantina = Recantina Zona Montello e colli Asolani


-Recantina Pecolo Scuro= Pecolo Scuro Zona Tutto il territorio Regionale


-Recantina Peccolo Rosso= Recaldina Zona Montello e colli Asolani.



Altre piante chiamate 'Recantina' viste cronologicamente successivamente all'inizio del lavoro di recupero e recuperate nella zona di Asolo, storicamente sopravissute nella memoria soprattutto aipiedi della collina chiamata di San Martino ma sul territorio comunale di Maser, si presentano abbastanza simili alle prime due, e soprattutto alla Recaldina.


domenica 8 dicembre 2024

Le eccellenze delle Antiche Terre – Il panettone della Pasticceria 900 di Susegana


 



In occasione de 'I Sapori delle Antiche Terre', iniziativa d'estate promossa dal Distretto Commerciale di Susegana, i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa avevano aggiunto

un indirizzo di gola importante alle tappe del gusto de La Via delle Buone Cose.


La Pasticceria 900 di Susegana era entrata a far parte della grande famiglia di Borghi d'Europa.

Il giornalista Luigi Veronelli aveva dedicato alle Buone Cose, una delle sue guide più importanti.

Gli 'indirizzi di gola' hanno così rappresentato per i comunicatori e i giornalisti di Borghi d'Europa

una indicazione e una strada da perseguire.

Secondo lo stile veronelliano, le scelte degli indirizzi avviene con visite in incognito e plurime, al fine di garantire l'autenticità delle scelte stesse.


Il Distretto Territoriale del Commercio “Antiche Terre: "Mercanti e Saperi tra Castelli e Fiere” assieme agli Assessorati alle Attività Produttive, Istruzione, Cultura e Turismo dei due Comuni di Santa Lucia di Piave e Susegana organizzano “Il Magico Natale nelle Antiche Terre”. Degustazioni, eventi ed intrattenimento che avranno il loro fulcro in piazza Martiri della Libertà, ma coinvolgeranno l’intero Comune.


Pasticceria 900 ha proposto il Panettone delle Antiche Terre, da una ricetta inventata dal Maestro Argeo. " Usiamo farine naturali, farro semi di girasole lino sesamo e noci'-racconta Andrea Casagrande, interprete d'oggi di una tradizione antica.




Da un impasto di biga, il prodotto si triplica in almeno 24 ore.Il giorno dopo si realizzano le pezzature, il prodotto lievita per altre dodici ore. Dopo il passaggio nel forno a 40-50°, il panettone riposa a testa in giù. Et voilà!


La biga non è altro che un pre-impasto da usare con metodo indiretto, ottenuto con proporzioni di acqua, farina e lievito. Questo metodo negli ultimi anni ha conquistato anche il mondo della pizza ma è sempre stato usato nella panificazione tradizionale. “Utilizziamo moltissimo la biga al negozio perché conferisce ai prodotti una migliore friabilità, maggiori profumi e una vita più lunga. Permette, data la presenza di acidità lattica, di ostacolare la creazione di due temibilissimi bacilli che con l’utilizzo della biga non possono svilupparsi.



giovedì 21 novembre 2024

Aquositas, Percorso Internazionale – L' Antica Trattoria alla Fossetta nei progetti europei



 


Il 29 novembre il Cenacolo delle Bricole propone all'Antica Trattoria Alla Fossetta, Locale Storico Veneto con inizio alle 19,30,la cena con l'Autore : Leandro Crico Segato.

I Racconti, i Versi e le Poesie (Vardar e stee), il dialogo con il Giornalista Piero Turco

reading a cura di Cinzia Zanardo.

Il Cenacolo delle “BRICOLE” è un’associazione costituitasi presso l’Antica Trattoria alla Fossetta , con lo scopo di promuovere, sviluppare e perseguire finalità culturali legate da ricordi e consonanze alla venezianità.



Ma l'appuntamento del 29 novembre coincide anche con l'inserimento della Antica Trattoria alla Fossetta della Famiglia Doretto, nel progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa adriatico Ionica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica).

I giornalisti e i comunicatori della rete internazionale Borghi d'Europa hanno inserito il Locale nel Percorso Internazionale Aquositas. Le Vie d'Acqua, che toccherà per ben sei volte la zona della Piave nel 2025.


" I temi che riguardano le Terre della Piave e l'Antica Trattoria alla Fossetta – osserva Renzo Lupatin, Giornalista e Presidente di Borghi d'Europa – sono : i prodotti tipici della Fossetta (Percorso Internazionale La Via dei Norcini); l'itinerario di Hemingway (Percorso Internazionale La Via della Letteratura e della Poesia), che verrà raccontato con il Sentiero didattico di Alojz Gradnik (Medana,Slovenia), uno dei maggiori poeti sloveni del 900 ; i prodotti del Percorso Internazionale I Mulini del Gusto e le Vie del Pane ; La cucina d'acqua e il pesce di fiume ; Eurovinum,il Paesaggio della Vite e del Vino : le scelte enoiche e i liquori esclusivi de la Fossetta."




Il Cammino delle Identità è il nome che racchiude questi itinerari e che si riallaccia alla storia di un grande giornalista : Luigi Veronelli.


"Sono diversi anni – racconta Bruno Sganga, giornalista, già coordinatore delle iniziative editoriali del Maestro-,che Luigi Veronelli (Gino per chi aveva vera amicizia e confidenza con lui) ci ha lasciati ed una volta per tutte sia chiaro che siamo tutti debitori a Veronelli. Lo sono i consumatori a cui ha saputo raccontare “camminando la Terra” in modo esemplare ed unico, come i vari protagonisti del settore agroalimentare ed enogastronomico, verso questa figura leggendaria ed autentico uomo di cultura. Lo siamo tutti all’enogastronomo antesignano e moderno insieme, al giornalista polemico, al fine scrittore, all’editore coraggioso, al conduttore televisivo precursore del settore, oltre che al filosofo ed anarchico sui generis.

Ho vissuto quasi quindici anni a fianco dell’uomo Veronelli nel pieno degli anni più entusiasmanti: dalla sua “L’Etichetta” e le millanta sue Guide, in un ruolo che mi consentiva, soprattutto per amicizia e fiducia, tra marketing e redazione, viaggiando ovunque con lui, d’intervenire e conoscere ogni minimo particolare della sua vita professionale ed anche umana. Sorrido quando negli ultimi tempi leggo od ascolto di gente che lo cita, mette immagini con lui o sbandiera lettere, per evidenziare che “conosceva” Veronelli.., pur di poterlo citare e vantarsene. Ma Gino era cordiale ed aperto con tutti, come dimostrava nella sua “Corrispondenza pubblica e violata” a cui dedicava ore ed ore, pur quando lontano dalla sua dimora bergamasca. "


VERONELLIANA è il percorso che Borghi d'Europa dedica a Luigi Veronelli, con 10 tappe inserite nel progetto di collaborazione informativa con il Parlamento Europeo.


Nel mese di marzo a Milano, presso la sede del Parlamento Europeo, venivano presentate le linee

guida per il 2025, facendo leva su tre progetti, racchiusi nel contenitore culturale 'Borghi d'Europa

e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo'.


Tre i Percorsi che metteranno a confronto giornalisti, comunicatori, rappresentanti delle istituzioni

e delle associazioni, uomini di cultura e imprenditori delle diverse filiere produttive :

- Il Progetto L'Europa delle scienze e della cultura, per i Percorsi del Gusto ( Patrocinio IAI-

Iniziativa Adriatico Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica) ;

- le iniziative per il 25° della Fondazione della IAI ;

- i 12 Percorsi Internazionali di Borghi d'Europa (in particolare I Borghi della Storia).


sabato 9 novembre 2024

Eurovinum – I vini di Renzo Sgubin di Cormons a Borghi d'Europa

 




I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa avevano conosciuto i vini dell'azienda agricola Renzo Sgubin di Cormons, in un giro del gusto organizzato alcuni anni orsono in collaborazione con l'Enoteca di Cormons.


Il buon ricordo del Friulano di casa Sgubin non si era mai assopito : così

al rifiorire delle iniziative di informazione in occasione di GO2025, Borghi d'Europa ha pensato di inserire i vini ne 'Il Cammino delle Identità, Percorsi Culturali e Sensoriali Europei'.


Sono ormai cinque anni che il progetto L'Europa delle scienze e della cultura, Patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico Ionica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione Adriatico Ionica), propone dei Percorsi del Buon e Bello Vivere su questi temi.


Prendendo lo spunto da GO25, Capitale europea della cultura Nova Gorica-Gorizia 2025, Borghi d'Europa ha deciso infatti di realizzare un grande Cammino di scoperta degli inediti del buon e bello vivere, chiedendo ai giornalisti e ai comunicatori del progetto 'Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo' :


-di visitare le comunità italiane e slovene ;

-di intervistare i protagonisti silenziosi delle diverse filiere produttive con un approccio multimediale, rispettoso della pluralità delle culture;

-di presentare i protocolli informativi raccolti a Milano, nel corso di incontri di informazione a più voci ;

-di 'incrociare' le storie raccolte con le storie di altri borghi italiani ed europei inseriti nella rete internazionale di Borghi d'Europa.


L'azienda, nata alla fine degli anni Novanta, si trova a Cormons nella zona di Pradis, fra le DOC Collio e Isonzo.

Vigneti e cantina vengono gestiti con cura e passione da Renzo Sgubin, discendente della famiglia di contadini che coltiva questa terra da tre generazioni. Attualmente si producono otto diversi vini, sei bianchi e due rossi.


Da segnalare il bianco blended "3,4,3", dedicato alla nascita del primo figlio Leonardo e ottenuto dall'assemblaggio di Friulano, Chardonnay, Malvasia e Sauvignon che fermentano in botti di legno.



Tra i rossi, meritano la citazione un Merlot in purezza ed il "Plagnis", un blend da Merlot, Refosco e Franconia che invecchiano almeno due anni in botti di rovere prima di essere assemblati.



I giornalisti di Borghi d'Europa proporranno nei primi incontri il Friulano, la Malvasia e il Merlot. Le tappe : a Cividale con la cuina della carne alla brace di Ferreghini ; a Milano alla Hosteria Sauris & Borc da Bria ( con cucina friulana) ; a Torviscosa all'appuntamento nazionale con i Borghi e le Città di Fondazione .


sabato 26 ottobre 2024

Il Cammino delle Identità : i percorsi del gusto nell'Asolano e nel Montello


Con la scelta degli 80 Borghi per il progetto 'Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo', prende forma l'iniziativa di rete che caratterizzerà la storia e le storie del prossimo quinquennio.


Nel lontano 1991 l'Associazione l'Altratavola (che oggi è parte integrante di Borghi d'Europa), aveva coniato, sotto il Patrocinio della rivista L'Etichetta diretta da Luigi Veronelli, una rete di luoghi del desiderio, di indirizzi di gola, denominata 'la rete del Buon Evento'.


Si è deciso di riattivare la rete, sviluppando fino a dicembre del 2025 temi culturali e percorsi del gusto che portano ad incrociare le storie e le esperienze degli 80 Borghi selezionati.


Per quanto riguarda i Percorsi del Gusto, verranno sviluppati all'interno dello storico progettoL'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI -Iniziativa adriatico ionica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica).


Konsum srl di Cornuda è l'Azienda Partner d'informazione del viaggio del gusto, alla ricerca degli inediti del buon e bello vivere.


La proposta


Uno dei 13 Percorsi Internazionali riguarda Le Terre di Collina : il Montello e i Colli Asolani sono stati inseriti nell'itinerario.


La chiave di lettura segue la trama dei Percorsi Internazionali di Borghi d'Europa.


Per la Via delle Buone Cose, la segnalazione giunge per la Dolceria di Amalia 990, in via PioX a Volpago del Montello.

Oltre alla classica pasticceria,lievitati ed i croissant per le colazioni, albeggia ogni mattina una vasta scelta di pasticcini secco morbidi e alla crema.

Germogliano le fantasie di macaron nei gusti piu' svariati,dall'olio d'oliva al mascarpone,ai frutti esotici, e calde armonie di cioccolato. (15 gusti sempre presenti in confezioni originali)

Passione tutta estiva sviluppata da francesco e' la confetteria.

Marshmallow variopinti,dragees e confetture trovano posto negli angoli della caffetteria, vicino ai sacchi di cacao e caffe'.


Per la Via dei Norcini,ecco i salumi della Azienda Agricola Croce d'Oro, con allevamento a San Vito di Altivole e lo spaccio agricolo con vendita di carni Km0, uova e insaccati di propria produzione a Maser.


Per I Mulini del Gusto e le Vie del Pane, il panificio Antico Forno di Andrea Semenzin a Caerano San Marco. “Per noi, cronisti dell’anima e delle suole di scarpe consumate in percorsi alla scoperta dei piccoli produttori, è stato un piacere scoprire un particolare pane rustico che ha accompagnato le nostre degustazioni e il taglio di mitiche sopresse in occasione di alcune degustazioni promosse da l'Italia del Gusto nella zona dell'Asolano e del Montello.”

Il Percorso del Gusto di Borghi d'Europa ci porta a Crespignaga di Maser, al Panificio da Susy, che propone il pane cotto nel forno a legna.

"Come si riconosce il pane buono senza assaggiarlo? Non dal profumo, non dall'aspetto, ma dal suono della crosta: una sinfonia di scrocchi". Così diceva Mademoiselle Tatou nella pellicola Disney Ratatouille. Propongo un pane fragrante dalla crosta croccante e l'interno morbido, dall'alveolatura fitta. “

Poi i 'pani grandi' di Andrea Semenzin, una autentica chiccca del negozio.

Ma Susy coccola la clientela anche con i dolci familiari, artigianali, che non hanno mai nulla di scontato....

Per la Strada dei Formaggi, ineludibile è la sosta gustosa a La Bottega dei Sapori Crai di Fabio Stefanon, a Pederiva di Montebelluna, che da anni suggerisce piccoli prduttori di eccellenze a Borghi d'Europa.

Per le Vie del Caffè e per le Ferrovie non dimenticate, una tappa di valore è il Caffè alla Stazione di Cornuda, dove sorbire un ottimo Illy Caffè e immergersi nella lettura, in un ambiente adorabilmente vintage.

Gli splendidi vini rossi del Montello, costituiscono una ottima ragione per visitare la Cantina delCommendator Rosalio Pozzobon a Volpago del Montello. Il Percorso Internazionale Eurovinum registra per l'Azienda i successi al Concours Mondial de Bruxelles, per la Medaglia d'oro  il vino "ROSSO DEL COMMENDATOR MONTELLO DOCG SUPERIORE 2020" e con la Medaglia d'argento  la "RECANTINA MONTELLO ASOLO DOC 2022".

Per la Via della Pizza, la segnalazione dei giornalisti premia la Pizzeria da Renata a Levada di Pederobba.

Per il Percorso Collinando, non poteva mancare una sosta alla Osteria I Ragazzi del '99 a Santa Croce del Montello. “L'autunno per noi vuol dire solo una cosa: SALAMI E MUSETTI DISPONIBILI! Tutti, come sempre, 100% Made in Santa Croce .Per noi i salumi sono una cosa seria! A farli ci ha insegnato il nonno, usiamo ancora la sua ricetta: sale, pepe e tanta passione. Possiamo dire che sono a Km zero, anche se per la precisione li facciamo a 837 metri dalla nostra Osteria. Gli animali che alleviamo hanno tanto spazio e sono liberi di pascolare, a noi piace così:per questo i nostri salumi sono così speciali”




La presentazione de Il Cammino delle Identità è avvenuta presso il ristorante Casa Brusada di Crocetta del Montello, ove il grande giornalista ed enogastronomo Luigi Veronelli aveva realizzato una trasmissione televisiva sul tema dei vini autoctoni



domenica 20 ottobre 2024

"Adda passà 'a nuttata"

 


Questa frase di Eduardo De Filippo è assai significativa: anche la notte più buia prima o poi finirà, lasciando posto alla luce del giorno.

Ciò vale anche per l’Ucraina, a cui auguriamo tutti che ritorni presto la luce!

Quando ciò accadrà, dovremo tutti impegnarci ad aiutarla, non solo con sostegni economici da parte delle Nazioni Europee, ma anche con un impegno di tutti noi per assisterne l’economia, attualmente messa in grave crisi, benché possegga enormi potenzialità.

Innanzi tutto quelle agricole: non a caso l’Ucraina è sempre stata considerata “Il granaio d’Europa”, ma, accanto al grano, essa è fortissima produttrice anche di: orzo, mais, segale, avena, patate, barbabietole ecc.

Il granaio d’Europa



Ma le risorse agricole non sono le sole: accanto ad esse abbiamo ricchezze di materie prime come: ferro, grafite, titanio, gas, petrolio e manganese, ossido di litio, argilla carbone ed anche uranio.

La potenzialità economica di questo Paese è dunque enorme ed esattamente complementare a quella italiana.

Per favorire la sinergia economica tra i nostri due Paesi è nata ITRU, un’Azienda Italiana con sedi a Lviv, Kiev e Odessa, che si pone appunto lo scopo di favorire i contatti fra Aziende Italiane ed Ucraine, in collaborazione con Istituzioni, Università ed Aziende locali, per sviluppare progetti di crescita economica, in joint venture o creando assieme ad esse delle New Company.

Questa sinergia partirà appunto dal campo agricolo, per poi allargarsi anche a quello meccanico, chimico ed elettronico, insomma a tutto il campo produttivo.

Successivamente ci si concentrerà anche sull’import in Ucraina di tecnologie, abbigliamento di qualità, specialità alimentari ecc., che rappresentano il plus della produzione italiana

Gianluigi Pagano

Per avere ulteriori informazioni su questo progetto potete contattare: 'borninitaly@outlook.it'

 

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Percorso Internazionale Aquositas – Palazzolo dello Stella nella rete di Borghi d'Europa - La 'tappa' di Veronelliana alla Trattoria al Cacciatore, con i vini di Ca' Modeano



Proseguono le iniziative di informazione nell'ambito del progetto ' Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo'.

Per il Percorso Internazionale Aquositas, Le Vie d'Acqua è previsto un incontro presso la

Trattoria al Cacciatore a Palazzolo dello Stella, il 16 novembre.




Palazzolo dello Stella e l'incontro delle Città d'Acqua

Palazzolo dello Stella è attraversato da nord a sud dal fiume Stella, il principale tra i fiumi navigabili di risorgiva.

Partendo dalla sua foce, a bordo di piccole imbarcazioni, è possibile fare un'escursione lungo il fiume giungendo sino al piccolo e pittoresco porticciolo di Rivarotta.

In quest'area, a seguito di numerosi scavi archeologici, c'è stato un ritrovamento di eccezionale importanza costituito dai resti di una sepoltura riferibile agli abitanti neolitici del villaggio.

Numerosi ritrovamenti fanno datare dunque la nascita di Palazzolo a un'epoca romana (vi ci passava la Via Annia nel tratto tra Concordia e Aquileia).

Lo Stella (Stele in friulano) è un fiume di risorgiva che scorre in Friuli, in Italia.

Già noto in epoca romana con il nome di Anaxum, il fiume Stella costituiva un'importante arteria di comunicazione per il commercio di vasellame e laterizi, consentendo il rapido trasporto endolagunare verso il porto di Aquileia e l'intero Adriatico.

Il dossier storico su Palazzolo della Stella è stato 'confezionato' dall'Assessore alla Cultura del Comune, Antonella Zanello.


Percorso

Lo Stella nasce a 33 m.s.l.m., nei pressi della località di Flambro e sfocia nella Laguna di Marano dopo 45 km di corso. I due principali affluenti del fiume sono il Taglio e il Torsa. Il suo bacino idrografico è di 356 km². Le località attraversate sono: Flambro, Sterpo, Flambruzzo, Ariis, Chiarmacis, Rivarotta (Rivignano Teor), Pocenia, Palazzolo dello Stella, Precenicco, Piancada. Ha una portata di circa 30 m³/s.; la temperatura media dell'acqua è di 11 °C, con escursione di 7-13 °C.

A Palazzolo dello Stella si terrà l'incontro del Percorso Internazionale Aquositas.


Il Percorso del Gusto prevede una tappa della rassegna VERONELLIANA,

VERONELLIANA è il percorso che Borghi d'Europa dedica a Luigi Veronelli, con 10 tappe inserite nel progetto di collaborazione informativa con il Parlamento Europeo.

In ogni tappa vi sarà :

il racconto de borgo e del ristorante ;

il racconto del menù ;

le interviste alle aziende della filiera agroalimentare ;

la rassegna stampa multimediale (almeno 10 pubblicazioni a tappa).


Il tema gastronomico della 'sosta' alla Trattoria al Cacciatore riguarderà la carne di coniglio : Veronelli aveva infatti dedicato ad essa un inedito ricettario della rivista L'Etichetta nel 1991.



I vini scelti per l'appuntamento sono quelli di Ca Modeano.





Fra i bianchi, è impossibile non citare la Ribolla Gialla.

"Vitigno autoctono del Friuli. Assume caratteristiche diverse nei vari territori. Colore giallo paglierino lucente con leggeri riflessi verdognoli. Presenta un intreccio di profumi tipici con sensazioni di frutta e agrumi.In bocca è scorrevole, sapido. Finale piacevole.


E la 'personalissima' Malvasia Istriana : "Dal colore giallo intenso e luminoso. Al naso presenta un ventaglio variegato di note floreali ed esotiche. Il sorso è morbido, avvolgente e dal finale lungo."


Fra i rossi non poteva mancare il Refosco dal Peduncolo Rosso : "Colore rosso rubino intenso tendente al violaceo. Vinoso e fruttato presenta un bouquet pieno e fragrante con profumi di lampone, mora e mirtillo. In bocca ha gusto gradevole, armonico, sapido con leggero sapore erbaceo con tannini vivaci."