sabato 30 luglio 2022

Eurosostenibilità – La sostenibilità nel settore delle calzature da lavoro – L'impegno di Konsum srl


 





Borghi d'Europa propone dal 2020 un percorso informativo internazionale denominato

EUROSOSTENIBILITA', che ha preso il via dal Patrocinio concesso da ESOF2020 Trieste

Città Europea della Scienza a Borghi d'Europa.

Le iniziative 2022 sono dedicate ai temi della sostenibilità aziendale e vengono supportate da Konsum srl di Cornuda (TV), azienda che opera nel Centro-Nord nei settori della segnaletica stradale e della commercializzazione di prodotti di antinfortunistica e pulizia.



Molte sono le aziende che hanno l'obiettivo di ridurre l'impatto ambientale dei propri prodotti e di perseguire una strategia di economia circolare.

Si sviluppano così progetti che previlegiano prodotti e processi in grado di diminuire gli impatti ambientali, dalla quasi eliminazione degli scarti al recupero e al riuso di materiali, dalla riduzione dei consumi energetici , alla compensazione della CO2 tramite specifici progetti.

Nel settore delle scarpe antinfortunistiche Konsum srl realizza una selezione rigorosa, che combina

la sostenibilità ambientale ed elevati standard di sicurezza.




L'avanzamento delle tecnologie e la volontà di raggiungere sempre migliori risultati, hanno consentito di realizzare una calzatura antinfortunistica per lavorare nella più totale sicurezza senza però rinunciare al comfort.

" Le scarpe antinfortunistiche sono una necessità per operare senza paura e a proprio agio.

Vi sono delle rigorose norme di legge che tutelano i lavoratori : di conseguenza le aziende si sono impegnate a studiare soluzioni costruttive innovative, per realizzare scarpe da lavoro

capaci di garantire la protezione del lavoratore, per ogni tipologia di mansione."

Il miglioramento delle tecnologie di produzione finalizzato al raggiungimento di obiettivi di sicurezza sempre più avanzati, ha permesso al settore delle calzature antinfortunistiche di fare un balzo in avanti, garantendo sicurezza e comfort.

In effetti le calzature antinfortunistiche che si trovano sul mercato, sono comode e leggere, e non sfuggono al fattore estetico. Vi è in effetti una autentica somiglianza delle calzature da lavoro alle scarpe da ginnastica, tanto che potrebbero essere 'portate' anche fuori dal luogo di lavoro con un abbigliamento 'casual'.

Konsum srl collabora con l'azienda Pezzol di Barletta.

"Pezzol Industries è un'azienda italiana riconosciuta a livello internazionale come eccellenza " Made in Italy" nel settore delle calzature da lavoro ad uso professionale, interprete di un design innovativo, pienamente consapevole degli Standard Internazionali e delle evoluzioni normative.

L'azienda rappresenta oggi uno dei marchi più prestigiosi e apprezzati nel settore delle calzature da lavoro, un marchio caratterizzato da un background e da un sapiente mix di Tradizione e di Tecnologia "interamente" Made in Italy. Noi della Pezzol Industries consideriamo l'Innovazione come il fattore chiave per migliorare costantemente il livello dei nostri prodotti; la nostra visione è quella di progettare e di "fabbricare" calzature da lavoro belle, leggere e confortevoli sempre all'avanguardia.Siamo un’azienda che progetta e produce calzature di qualità per il mondo del lavoro. Pezzol crede nel modello industriale italiano che sviluppa design e innovazione combinata a processi industriali avanzati ed eco-sostenibili. Fondiamo il nostro lavoro sulla passione e sul coraggio. Sulla forza e lo sviluppo delle nostre competenze.

Crediamo nelle partnership a lungo termine con i Clienti che hanno fiducia nel nostro Prodotto, offrendo costantemente loro supporto sul piano della sicurezza normativa. "




venerdì 29 luglio 2022

L'IMPEGNO PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DI FINANZA SOSTENIBILE ENTRO IL 2030 – La partnership di Laura Panizutti

 


 

Il progetto Eurosostenibilità affronta nel 2022 i temi della sostenibilità nel mondo della finanza.

Partner di informazione di Borghi d'Europa in questo viaggio è la consulente finanziaria e patrimoniale Laura Panizutti.






L’Agenda 2030, firmata il 25 settembre 2015 dai 193 Paesi membri dell'Onu, si suddivide il 17 Goals o SDGs (Sustainable Development Goals) al cui interno sono compresi 169 target. Nei fatti l'Agenda rappresenta il quadro di riferimento globale per lo sviluppo sostenibile da raggiungere attraverso l'impegno di tutti (istituzioni, privati e società civile) su cinque campi, o meglio dire 5 P dell'Agenda: Persone, Pace, Pianete, Prosperità e Partnership.

"Anche il settore dell'economia e della finanza – commenta Laura Panizutti, Consulente Finanziario e Patrimoniale-,sono impegnati nel raggiungimento degli obiettivi globali di sviluppo sostenibile. Dalla firma dell'Agenda, l'Ue ha attivato, proprio sul settore finanziario, un ampio programma di riforma dei mercati anche attraverso l'istituzione, a dicembre 2016, di un gruppo di esperti (High Level Expert Group on Sustainable Finance - HLEG) il cui compito è quello di elaborare raccomandazioni funzionali allo sviluppo della finanza sostenibile. "


Nel marzo 2018, inoltre, la Commissione Europea ha pubblicato il Piano d'Azione per finanziare la crescita sostenibile (Action Plan on Financing Sustainable Growth) con l'obiettivo di sostenere e implementare gli investimenti sostenibili attraverso l'integrazione di criteri ambientali, sociali, e di governance (gli Esg).


Questi criteri sono i fattori centrali nella misurazione della sostenibilità di un investimento. Originariamente erano declinati attraverso il concetto di "Triple Bottom Line" o anche noto anche come "Persone, Pianeta e Profitti" (PPP), principio secondo cui le aziende non dovrebbero finalizzare le proprie azioni ai soli profitti ma anche ad assicurare il miglioramento delle condizioni delle tre P.


Fondamentalmente si tratta delle basi per gli investimento sostenibili e responsabili (Sustainable and Responsible Investing, SRI), criterio per cui le imprese hanno maggiori possibilità di successo (in termini di profitti e rendimento) nel caso in cui generano valore comune, condiviso e, soprattutto sostenibile.


Ed è qui, dunque, che entra in gioco la finanza sostenibile. Secondo Consob, la FS "si pone l'obiettivo di creare valore nel lungo periodo, indirizzando i capitali verso attività che non solo generino un plusvalore economico, ma siano al contempo utili alla società e non siano a carico del sistema ambientale".


Per ognuno degli SDGs, dunque, ci sono investimenti di finanza sostenibile in grado di sostenerne il raggiungimento degli obiettivi.



Negli ultimi anni il mercato della finanza sostenibile sta registrando una crescita significativa a livello mondiale e gli investimenti SRI si stanno gradualmente affermando, grazie alle molteplici opportunità offerte a investitori istituzionali e retail. Così come cresce il numero di operatori che integrano nelle strategie di investimento i criteri ESG.


Dal 2015 a oggi le attività gestite dai fondi d’investimento ESG sono aumentate a livello globale di oltre il 170 per cento. Dal gennaio all’ottobre del 2020 in Europa questa categoria di fondi ha registrato afflussi netti di risparmio per oltre 150 miliardi di euro, l’ottanta per cento in più rispetto all’analogo periodo del 2019. E secondo gli operatori la tendenza è destinata a proseguire.


Sulla base dei dati della Global Sustainable Investment Alliance, la crescita degli investimenti sostenibili e responsabili è stata del 34% in due anni (contro il 25,2% nel biennio precedente). La maggioranza degli investimenti si concentra in Europa, che rappresenta il 46% del mercato SRI globale. Seguono gli Usa con il 39%.


Secondo gli obiettivi della Commissione europea, la finanza sostenibile può contribuire ad attuare l’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici oltre che l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.


In base ai calcoli delle Nazioni Unite, l’attuazione dell’Agenda 2030 richiederà dai 5mila ai 7mila miliardi di dollari di investimenti annui. E la Commissione europea valuta che il raggiungimento degli obiettivi climatici dell’Unione europea per il 2030 richiederà fino a 260 miliardi di euro di nuovi investimenti annui nel prossimo decennio.












domenica 17 luglio 2022

Borghi d'Europa a Roma ad Abitudini e Follie : dalla pinsa con i salumi equini di Giovanni Coppiello ai vini di Villa Simone


 



Borghi d'Europa ha organizzato la presentazione dei programmi 2023 del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica), a Roma, presso il ristorante pinseria Abitudini e Follie.


Il ristorante si trova in zona Piazza Bologna/Policlinico, ed è un locale moderno, poliedrico ed accogliente, dove mangiare e bere bene in ogni momento della giornata.

“Siamo un tipico locale storico che io e Gianluca abbiamo aggiornato in chiave moderna, mantenendo però la cucina tipica romana – ci dice Francesca, una dei due titolari -, facendone un originale coffee bar, un locale piacevole per pause dessert con un accogliente open pace per un aperitivo o una degustazione di vini. Nel locale un piatto di cui non possiamo non parlare e la “cacio e pepe” rivisitata con gamberi rosa e lime,, ma è molto popolare anche la Pinsa con un impasto di 3 farine: soia frumentò e riso, ed una lievitazione di più di 48 ore, farcita anche qui con piatti tipici romani. Abbiamo poi una proposta di Street Food chiamata “Saccoccia romana.”


In questo contesto si è tenuta la conferenza stampa , con l'intervento della redazione nazionale de Borghi d'Europa Magazine. Francesca e Gianluca hanno proposto alcuni piatti, partendo, rigorosamente dalla pinsa.


“Abbiamo apprezzato particolarmente- osservano Francesca e Gianluca-, gli sfilacci e la bresaola equina del Salumificio Coppiello, che ha una lunga storia fatta di passione e ragione. Passione per il proprio lavoro. Passione per selezionare i tagli migliori di carne equina scegliendo personalmente quelli di prima scelta di puledro o di cavallo adulto.”


“La nostra Bresaola- racconta Barbara Coppiello-, è prodotta con carne equina magra di prima scelta e lavorata con tutta l’attenzione e la sapienza di chi sa unire tradizione e nuove tecnologie di produzione. Tagli selezionati di cavallo che dopo la lavorazione sostano per circa un mese nelle efficienti stagionature dell’azienda. È così che viene assicurata una carne che merita il titolo di “eccellente” e solo dopo aver “dormito” per un mese le bresaole diventano un piacere per il palato.”




Gli sfilacci di carne di cavallo rappresentano “la punta di diamante” della produzione di Giovanni Coppiello. Con arte e passione ha saputo unire un’antica ricetta del proprio paese con la conoscenza delle nuove tecnologie di preparazione. Per far scoprire così un piatto unico dai pregi infiniti: ottimo antipasto, o intingolo per condire paste bucate, oppure un prelibato secondo.


La degustazione ha poi valorizzato i piatti di Abitudini e Follie : dalla cacio e pepe ad una selezione

deliziosa di dolci.


Ospiti di rango dell'incontro i vini dell'azienda agricola Villa Simone , intervenuta con

la responsabile commerciale Fulvia Stebellini e la responsabile della comunicazione Sara Costantini.

Nei primi anni ottanta Piero Costantini acquista nel comune di Monteporzio Catone, nel cuore della tradizione viticola del Frascati le vigne che furono del Cardinal Pallotta con l’intento di produrre un vino di alto prestigio capace di tener testa alle più grandi qualità enoiche del nord. La strada intrapresa era lunga e difficile minata dalla tentazione di un mercato facile ma di sicuro insuccesso, Il Frascati spadroneggiava nei mercati internazionali solo grazie al suo nome




“La prima cosa- commenta Fulvia Stebellini-, fu di reimpiantare nuovi vigneti inserendo le varietà minori come la Malvasia del Lazio, a scapito di quelle più produttive (Malvasia di Candia e Trebbiano) ma di qualità nettamente inferiori, coltivandole a controspalliera con sistemi di potatura corta (guyot e cordone speronato) in modo da ridurne drasticamente la produttività. In un secondo tempo fu modernizzato tutto il ciclo di vinificazione dando ampio spazio alla tecnologia del freddo.”


Alessio Dalla Barba, giornalista e sommelier AIS, responsabile nazionale della comunicazione di Borghi d'Europa , ha realizzato le interviste e degustato i vini.

“Ad oggi – osserva Dalla Barba-,l’azienda è di proprietà di Lorenzo Costantini, rinomato enologo e appassionato dei vini laziali. Lorenzo crede nel Frascati e nelle sue grandissime potenzialità; ritiene che il terreno del Vulcano Laziale, renda unici i vini prodotti in questa zona e che il clima favorisca la perfetta maturazione delle uve; la vocazionalità pedoclimatica trova la sua massima espressione nella coltivazione della varietà autoctona per eccellenza: la Malvasia del Lazio, detta anche Malvasia Puntinata.”

Per il futuro l’intento è di arrivare a produrre un Frascati con l’80% di Malvasia del Lazio per dar vita ad un vino unico e tipico del territorio.

L’azienda Villa Simone, inoltre, si impegna nel rispetto dell’ambiente, riducendo al minimo i consumi di acqua e di energia e l’utilizzo degli antiparassitari grazie all’ausilio di attrezzature e tecnologie avanzate.


I vini di Villa Simone sono stati inseriti nel viaggio del gusto del Percorso Internazionale Eurovinum,il Paesaggio della Vite e del Vino.


L'incontro di informazione si conclude con un annuncio : Abitudini e Follie ospiterà, dopo le vendemmie, l'incontro dei direttori di testate giornalistiche impegnati negli itinerari internazionali di Borghi d'Europa.

Così va bene !


sabato 16 luglio 2022

La Via delle Buone Cose e i temi della sostenibilità all'Antico Forno a Padova luglio 13, 2022

 


 


La Via delle Buone cose, il percorso internazionale di Borghi d'Europa ispirato alla Guida di Luigi Veronelli, è stata presentata a Padova, all'Antico Forno di via dei Colli.

Dopo la presentazione storica di Renzo Lupatin, giornalista e presidente di Borghi d'Europa, è seguita una vivace intervista a Giuseppe Bonaccorso, che ha ripercorso il suo viaggio del gusto dalla Sicilia a Padova.


Una intervista che ha aperto la riflessione sui temi della sostenibilità nella filiera agroalimentare.

“ Passione, ricerca della competenza, un impegno sicuro nelle scelte di prodotti locali ineccepibili

dal punto di vista qualitativo, una attenzione continua alle necessità e alla professionalità dei collaboratori : questo in sintesi il segreto del successo della rete di pasticcerie di Antico Forno.”


Essere sostenibili in pasticceria significa anzitutto avere una visione complessiva e trasparente : per esempio l'uso degli scarti per nuove lavorazioni, una corretta distribuzione dell’energia in laboratorio, l’ottimizzazione degli stoccaggi, fino al corretto smaltimento e riciclo dei rifiuti, sia in laboratorio sia dopo il consumo. Sostenibilità può significare anche valorizzare il territorio in cui si opera attraverso l’utilizzo di materie prime locali .


Tutto questo è semplicemente Antico Forno.

Lo ha sottolineato nel suo intervento, la giornalista e degustatrice AIS Antonella Pianca, che si è soffermata sulle creazioni di Giuseppe e del suo staff, che hanno deliziato i giornalisti intervenuti

in un mutevole avvicendarsi di dolce e salato.


I vini di Luigino Benotto, vignaiolo in Valdobbiadene, hanno ben accompagnato l'incontro, con il brut DOCG e l'extra dry DOCG.


Appuntamento al secondo incontro a 'filò', nella pasticceria di Piazza dei Signori, per raccontare le storie delle piazze padovane.


mercoledì 6 luglio 2022

Eurosostenibilità - La segnalateica stradale : i problemi del presente e le sfide del futuro - L'impegno di Konsum srl


 






Borghi d'Europa propone dal 2020 un percorso informativo internazionale denominato

EUROSOSTENIBILITA', che ha preso il via dal Patrocinio concesso da ESOF2020 Trieste

Città Europea della Scienza a Borghi d'Europa.

Le iniziative 2022 sono dedicate ai temi della sostenibilità aziendale e vengono supportate da Konsum srl di Cornuda (TV), azienda che opera nel Centro-Nord nei settori della segnaletica stradale e della commercializzazione di prodotti di antinfortunistica e pulizia.



Ed è proprio dal settore della segnaletica stradale che i giornalisti e i comunicatori hanno voluto

ripartire, nel dialogo con l'Azienda.

" Operiamo nei settori della segnaletica Verticale, della Segnaletica Orizzontale e dell'Arredo urbano, sia a livello produttivo che commerciale."

Nell'area della segnaletica verticale Konsum si esprime in questi settori : SEGNALI DI

PERICOLO , PRECEDENZA , DIVIETO, FERMATA, SOSTA E PARCHEGGIO,OBBLIGO , PANNELLI INTEGRATIVI, SEGNALI DI PREAVVISO, SEGNALI DI IDENTIFICAZIONE & SIMBOLI, SEGNALI DI LOCALIZZAZIONE, SEGNALI UTILI PER LA GUIDA ,SEGNALI TEMPORANEI E COMPLEMENTARI .

Nell'area della segnalatica orizzontale Konsum srl propone una ampia gamma di lavori selezionati : https://www.konsumsrl.com/segnaletica-stradale/orizzontale/

"Un'analisi della sicurezza rivela che i problemi più frequenti derivano dalla segnaletica inadeguata e obsoleta, dalla limitata visibilità dei segnali verticali e dei semafori, dall'inadeguata retro riflettenza delle vernici e dalla mancanza di elementi catarifrangenti".

Questa breve analisi rivela quanto sia importante il poter contare su aziende fortemente innovative e che si spendono sul versante della ricerca e dell'innovazione.



"Il problema della segnaletica stradale è sempre attuale, spesso lungo le strade della bella Italia vediamo segnali stradali non conformi alle normative e spesso deturpati o imbrattati ad opera di persone non coscienti del loro interesse primario e della collettività.

La denuncia dell’ANEIS, (Associazione Nazionale Esperti Infortunistica Stradale) che metteva in atto l’importanza della segnaletica verticale ed orizzontatale, che in caso di incidente stradale potrebbe essere determinato dalla scarsa manutenzione della stessa e del manto stradale, rilevando che molta della già citata segnaletica presenta un deterioramento e a volte è inadeguata alle esigenza della circolazione stradale, perché collocata in modo non idoneo ad avvisare in tempo congruo gli automobilisti del pericolo che la medesima segnala, bena ha fatto Luigi Cipriano, Presidente ANEIS che ha asserito: “ad esempio, per un incidente causato da una buca sulla strada si viene risarciti solo se si prova che non era visibile ed era oltretutto imprevedibile, in caso contrario l’automobilista avrebbe dovuto individuarla ed evitarla” .

È bene ricordare che tutti i segnali stradali devono essere installati a seguito di un’ordinanza che disciplina la circolazione stessa e gli stessi devono essere conformi con quanto dettato dal Regolamento di esecuzione e approvazione al Codice della strada.

Lo stesso strumento legislativo impone e disciplina anche la loro collocazione, stabilendo delle distanza tra gli stessi e altri impianti che sono presenti nelle pertinenze stradali.

Oggi dobbiamo registrare una scarsa manutenzione delle strade, questo provoca che spesso essa è causa o concausa per il 60% degli incidenti. Ad essa si deve addizionare il cattivo stato della segnaletica.

Se poi ci addentriamo in quella “temporanea” il risultato non è soddisfacente, anzi spesso vi è una “giungla” di segnali anche in contradizione tra essi, il risultato è che merito il loro “linguaggio” non solo l’utente non riesce a leggerli, ma spesso sono causa di distrazione e di incidenti stradali .

Sappiamo che l’art. 14 del Nuovo Codice della Strada, stabilisce i poteri e compiti degli enti proprietari delle strade.



In questo dispositivo legislativo si legge che gli enti proprietari delle strade, sia nazionali, regionali, provinciali o locali, allo scopo di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, provvedono alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro pertinenze e arredo, nonché delle attrezzature, impianti e servizi.

Al controllo tecnico dell'efficienza delle strade e relative pertinenze....anche allo sfalcio dell’erba che di fatto è parte integrante delle pertinenze, alla apposizione e manutenzione della segnaletica prescritta.

La diminuzione degli incidenti stradali e l’aumento della sicurezza stradale passa inevitabilmente dalla segnaletica stradale la quale “dovrebbe” rimanere integra e non essere oggetto di azioni goliardiche."

https://www.asaps.it/48724-_segnali_stradali;_una_buona_collocazione_e_manutenzione_puo_evitare_l_incidente.html



Storie di Piave

https://piaveinforma.blogspot.com/2022/07/eurosostenibilita-la-segnalateica.html















Eurosostenibilità : LA FINANZA ECOLOGICA - L'intervento di Laura Panizutti


Uno degli interventi più inattesi ed interessanti alla nostra manifestazione romana dedicata al rinnovo della collaborazione fra l’Associazione Borghi d’Europa e IAI- Iniziativa Adriatico-Jonica è stato quella della nostra amica Laura Panizutti, consulente finanziaria.

Il suo discorso è iniziato con un’affermazione quanto meno curiosa: “La finanza deve essere sostenibile ed adeguarsi alla politica di sostenibilità ecologica, come indicato dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, con suoi 17 obiettivi ambientali di sviluppo”.

Fra gli sguardi incuriositi degli astanti proseguì:” Ci si è finalmente resi conto che ogni uomo, con i suoi consumi vitali, rappresenta un peso nell’equilibrio ambientale. E siccome siamo miliardi sulla terra, (si parla attualmente di 7,9 miliardi di persone- NdR), ciò rappresenta un grave problema ambientale, di cui ci si è finalmente resi conto; perciò ciascuno deve impegnarsi, non solo a turbare il meno possibile l’equilibrio ecologico, ma anzi a migliorarlo, secondo appunto i goals indicati dalle Nazioni Unite.

Ma ciò vale anche nell’ambito finanziario: ognuno di noi, coi suoi consumi rappresenta comunque un peso nell’economia. Deve perciò impegnarsi a riequilibrare questo fenomeno, innanzi tutto con il proprio lavoro. Ma, si spera che tale attività non serva soltanto ad assicurare la sopravvivenza, ma gli procuri anche un surplus di denaro. Che cosa farne? Certo la beneficenza è un dovere morale, ma al di là di questa? La tentazione opposta è ovviamente la speculazione e per molto tempo il Capitalismo ne è stato affetto. Oggi, come si è capito che bisogna sempre rispettare l’equilibrio ecologico, così in campo finanziario si è compreso che bisogna rispettare un equilibrio economico. Una speculazione selvaggia non fa infatti che desertificare l’ambito economico in cui opera. Come sul versante ecologico abbiamo capito che è necessario una sostenibilità, questo stesso concetto deve essere dunque applicato all’azione economica. Perciò è necessario che chi opera abbia un legittimo guadagno (altrimenti mancherebbe la motivazione all’investimento), ma anche che si impegni ad uno sviluppo dell’ambiente economico in cui opera.

Dopo questa breve ma lucida presentazione di una visione ecologica dell’investimento, alzò il calice fra gli applausi dei commensali, che non avrebbero mai pensato di assistere ad una conferenza economica così chiara, pur se assai breve.

Gianluigi Pagano







Obiettivo 8: Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena occupazione e il lavoro dignitoso per tutti



Secondo i dati attuali, nel mondo sono più di 200 milioni le persone senza fonte di guadagno, soprattutto giovani. Lavoro e crescita economica contribuiscono in modo determinante a debellare la povertà. La promozione di una crescita sostenibile e di un’economia verde nonché la creazione di un numero sufficiente di posti di lavoro dignitosi, congiuntamente al rispetto dei diritti dell’uomo e dei limiti del nostro Pianeta, hanno un’importanza cruciale sia per i Paesi in via di sviluppo sia per quelli emergenti e industrializzati.


L’obiettivo 8 comprende sotto-obiettivi concernenti la crescita economica, l’aumento della produttività e la creazione di posti di lavoro dignitosi. Il lavoro forzato deve essere contrastato e i fenomeni della schiavitù moderna e della tratta di esseri umani dovranno essere sradicati entro il 2030. Una crescita economica sostenibile non può inoltre avvenire a scapito dell’ambiente. L’obiettivo 8 esige pertanto il miglioramento, a livello mondiale, dell’efficienza nell’uso delle risorse nel consumo e nella produzione e persegue il disaccoppiamento della crescita economica dal degrado ambientale.




sabato 2 luglio 2022

La Via dei Norcini : la Puglia del Salumificio Cervellera e il Veneto del Salumificio Spader

 



La Via dei Norcini è lo speciale itinerario che Borghi d'Europa realizza per raccontare

le storie dei maestri salumai, dalla Croazia alla Calabria.


“In questo viaggio del gusto – commenta Renzo Lupatin. Presidente dell'Associazione-,ci ha sempre accompagnato Emanuele Spader, nume tutelare del Salumificio Spader di Mosnigo (Treviso), che ci ha raccontato la storia e le caratteristiche delle eccellenze degli altri Paesi europei”.


Così, in Puglia, la scelta è stata quella di dar voce al capocollo di Martina Franca, segnatamente

ai prodotti del Salumificio Cervellera.





“Conosciuto e apprezzato sin dal XVIII secolo in tutto il Regno di Napoli il capocollo è il salume più rappresentativo dell’antica arte norcina martinese. Prodotto artigianalmente con materie prime di qualità in un territorio fresco e ventilato, ricco di boschi di querce e profumata macchia mediterranea. Grazie al suo profumo intenso e il sapore delicato è uno dei salumi più apprezzati al mondo.Stagionatura: da 130 gg a 180 gg “


“Carne suina allo stato brado dei nostri boschi e allevamenti – raccointa Giuseppe Cervellera-. Il pezzo è la parte del collo superiore del maiale.

Come abbinarlo: Pane di Altamura con burrata di Andria e Capocollo

Alla vista è un Capocollo Intenso e fumè dalla fetta precisina di medio pezzatura, con grasso bianco e magro rosso scuro poco marezzato.Al naso esprime le noti dolci e pulite dalla concia e del vin cotto e soprattutto sentori di legno e fumo, intensi ma non invasivi. Sensazioni che tornano in bocca e si uniscono a buon pepe, carne stagionata e a una sapidità equilibrata. La struttura è tenace ma succosa e scioglievole. “



Nella degustazione che Borghi d'Europa ha dedicato all'incontro fra Puglia e Veneto, Emanuele Spader ha proposto un classico della propria produzione : il prosciutto cotto alla fiamma.

Il Prosciutto cotto alla fiamma del Salumificio Spader, è un prodotto aromatizzato con aromi ed erbe aromatiche, legato a mano e cotto arrosto, confezionato in sottovuoto.

“La sua peculiarità – ha osservato Renzo Lupatin, presidente di Borghi d'Europa-, risiede nel perfetto equilibrio tra sapore delicato del cotto e il profumo dolce e pulito delle spezie aromatiche e di grigliato. Il prosciutto cotto Fiamma è tenero e succoso, compatto e gradevole per tutti i palati.”

Il Prosciutto viene sottoposto ad una fase aggiuntiva, oltre a quelle di asciugamento e affumicatura con legno di faggio e ginepro, anche di bruciatura a fiamma della cotenna.

“Questo rende il prodotto estremamente nero e dona un caretteristico gusto e profumo di affumicato e di grigliato.”