mercoledì 28 febbraio 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo - Solopaca (Campania, rete BELC), nei progetti di collaborazione informativa.


 

''Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo" è una iniziativa inserita nel progetto che rinnova ogni cinque anni la scelta dei luoghi da valorizzare e far conoscere.

In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d'Europa riprende infatti la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d'Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.

insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l'avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.

Avvicinare l'Europa alle comunità locali

La rete europea di consiglieri regionali e locali è un'iniziativa a cura delle istituzioni dell'Unione europea e rivolta ai rappresentanti politici eletti con un mandato a livello regionale o locale in uno degli Stati membri dell'UE. Chiunque, nella sua funzione di consigliere locale o regionale, sia interessato a saperne di più su ciò che l'UE può fare per la sua comunità locale, a entrare in contatto con i membri del Comitato europeo delle regioni (CdR), a condividere punti di vista e a fare rete con altri consiglieri di tutta Europa, è il benvenuto sulla rete di #EUCouncillors.

Borghi d'Europa ha scelto di inserire  Solopaca (Campania, rete BELC), nei progetti di collaborazione informativa




 Solopaca è un comune Campano in Provincia di Benevento da cui dista solo 20 km al Nord-Ovest di Benevento la più grande città nelle vicinanze.

e si trova nel Parco regionale del Taburno-Camposauro.

Il territorio di Solopaca fu abitato, fin dalla preistoria, ma le più significative documentazioni partono dal periodo medievale, e raggiungono i massimo splendore nel XVIII secolo.

Sotto i Normanni, Solopaca fece parte prima della contea di Aversa, poi di Caserta, mentre nel 1268 Carlo I d’Angiò concesse a Guglielmo di Belmonte il feudo di Telese, di cui faceva parte  anche Solopaca. Successivamente il territorio fu feudo delle più grandi famiglie della nobiltà napoletana e da ultimo dei Ceva Grimaldi.  A questo periodo risalgono la costruzione della Chiesa del SS. Corpo di Cristo, il Palazzo Ducale, le chiese di San Mauro e San Martino. Con la costruzione della Via Nuova, voluta dal Duca Antonio Maria Ceva Grimaldi,per collegare il Palazzo Ducale alla Chiesa del SS. Corpo di Cristo e alla Chiesa di San Mauro, Solopaca assunse l’attuale aspetto urbanistico.

Nel1860, infine, entrò a far parte della provincia di Benevento. 

Oggi Solopaca è fra i centri economici più attivi del Sannio, noto per la produzione di vino ed in particolar modo del Solopaca DOC bianco e rosso, nonché di Aglianico Falanghina, famoso in tutto il mondo. Proprio questi vini sono protagonisti della Festa dell’uva, che si tiene la seconda domenica di settembre.

 

giovedì 22 febbraio 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo - Martina Franca, in Puglia


 



L'iniziativa è inserita nel progetto che Borghi d'Europa porta avanti in collaborazione con il Parlamento Europeo e che rinnova ogni cinque anni la scelta dei luoghi da valorizzare e far conoscere.


In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d'Europa rinnova infatti la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d'Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.


insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l'avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.


In Puglia, ecco il borgo di Martina Franca.

https://www.iborghiditalia.com/italia/puglia/taranto/martina-franca/

"Nel X secolo i saraceni asserragliarono la Puglia, partendo dall’alto fino a giungere al punto più estremo della regione. Senza pietà e senza scrupoli incendiarono città, distrussero monumenti sacri ed uccisero uomini e bestie. I villaggi che incapparono in quest’incubo uscirono distrutti e decimati, molti uomini vennero uccisi e molti altri riuscirono a scappare e a trovare riparo in grotte sperdute o in luoghi isolati. È il caso di un gruppo di profughi che da Taranto si rifugiarono sul Monte San Martino; a loro ben presto si aggiunse un gruppo di pastori nomadi ed insieme diedero vita al primo nucleo abitativo di Martina Franca.




Le prime fonti scritte che attestano ufficialmente la nascita del borgo risalgono al 1300, anno in cui Filippo d’Angiò offrì franchigie a chiunque venisse a risiedere in questo luogo: per questo divenne “Franca”. Il nome originario “Martina”, in questi anni si arricchisce con l’aggiunta di questo aggettivo, che perderà pochi anni dopo e riacquisterà solo dopo il 1861.


Nel timore di subire scorribande di barbari e pirati, Martina Franca, sotto la dominazione angioina, decide di racchiudere il suo centro abitato all’interno di una spessa cinta muraria. Oggi di questa struttura difensiva sono rimaste in piedi solo alcune porte d’accesso, tra le quali spicca quella di Santo Stefano che è il varco d’accesso al centro storico.


Nel XVI secolo il feudo di Martina Franca passa nelle mani dei duchi Caracciolo di Napoli. Questa famiglia rappresenta la chiave di volta dell’arco di crescita del borgo, infatti nella seconda metà del 1600, con il duca Petracone V Caracciolo, a Martina Franca c’è un importante slancio architettonico ed è proprio in questo periodo che viene edificato il Palazzo Ducale. Anche la Basilica di San Martino viene edificata sotto la guida della famiglia Caracciolo, ma bisogna spostarsi di qualche anno, nel 1747, quando il duca Francesco II pose la prima pietra per la costruzione del luogo sacro. Il secolo dei lumi rappresenta per la città un altro importante periodo di crescita urbana ed economica, favorita dallo sviluppo dell’allevamento e dell’agricoltura che in quel periodo erano le attività principali. Nonostante i benefici che la famiglia napoletana ha portato a Martina Franca il popolo non sempre ha accolto con favore la presenza dei duchi: nel 1646 un fabbro conosciuto con il nome di Capo di Ferro ha guidato una protesta che si è conclusa con un nulla di fatto e i Caracciolo hanno tenuto il feudo fino al 1827.


Durante gli anni del Risorgimento questo borgo è stato animato da idee liberali. "


I giornalisti di Borghi d'Europa avevano inserito il capoccollo della Famiglia Cervellera

nel Percorso Internazionale, la Via dei Norcini.





mercoledì 21 febbraio 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo -Agnone, nell'Alto Molise

 


 




La storia di Agnone è legata a una tradizione millenaria, quella della costruzione di campane: nasce qui infatti la Pontificia Fonderia Marinelli, la più antica fonderia di campane conosciuta. Agnone mantiene l’impronta medievale nelle architetture e nei dettagli artistici e custodisce nel suo centro importanti tesori da vedere, come la Chiesa Madre di San Marco, la Chiesa di Sant'Antonio Abate, la Chiesa San Francesco e quella di Sant’Emidio. Tra gli edifici laici, meritano in particolare una visita Casa Nuonno con la bottega orafa, Casa Apollonio e Palazzo Fioriti. Da non perdere, per immergersi nelle tradizioni locali, il rito che caratterizza la Vigilia di Natale, la ‘Ndocciata: una lunga sfilata di ‘ndocce, ovvero di torce, trasportate dai portatori in costume contadino. La ‘Ndocciata è uno spettacolo emozionante, da ammirare e raccontare.


Agnone è inserito nel progetto che Borghi d'Europa porta avanti in collaborazione con il Parlamento Europeo e che rinnova ogni cinque anni la scelta dei luoghi da valorizzare e far conoscere.


In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d'Europa rinnova infatti la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d'Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.


insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l'avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.


Agnone 2026

Verso le audizioni del 4 e 5 marzo

Con il dossier dal titolo “Agnone 2026: Fuoco, dentro. Margine al centro”, la città di Agnone è una delle dieci finaliste di Capitale Italiana della Cultura 2026.

"Agnone città dell’Appennino: gioiello delle aree interne dalla storia profonda, margine che si fa centro grazie ai saperi e alle pratiche agropastorali e artigiane, all’innovazione e all’inclusività. 'Fuoco, dentro' di torce rituali a illuminare la strada, i piedi nella terra e la testa nel mondo”



Vermouth, Il vino fortificato di Torino, simbolo del Piemonte - Le iniziative di Borghi d'Europa e la collaborazione con il Parlamento Europeo

 


 





In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d'Europa rinnova la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d'Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.

insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l'avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.

A Torino Borghi d'Europa ha voluto ricordare la tradizione del Vermouth.


Il Vermouth di Torino è uno dei prodotti Italiani più noti e degustati al mondo, un prodotto con profonde radici territoriali, legato al Piemonte e alla città di Torino, che si può bere liscio ma che ha un legame stretto con la miscelazione; la sua aromaticità ed il ridotto apporto alcolico lo rendono una base perfetta per preparare cocktail come ad esempio i grandi classici Negroni e Martini Cocktail.

Il suo nome deriva dal termine tedesco Wermut che significa “Artemisia”. L’ Artemisia absinthium, nota anche con il nome di Assenzio, è una pianta erbacea perenne conosciuta per le sue proprietà medicamentose. La tradizione di aromatizzare i vini con erbe e radici per renderli medicinali affonda le sue origini in epoca greca e romana; ricette del vino di assenzio, impiegato come tonico digestivo e a fini terapeutici, si trovano anche nei ricettari della farmacopea medievale.

Il Vermouth come lo conosciamo oggi nasce nel 1786; ad inventare la prima formula, miscelando vino moscato con l’aggiunta di alcol e una infusione di erbe e spezie, fu Antonio Benedetto Carpano, erborista e distillatore di Biella trasferitosi a Torino. Il successo fu immediato ed il vermouth, molto apprezzato dalla Casa Reale dei Savoia, diventò l’aperitivo per antonomasia e uno dei simboli della città di Torino. A metà dell’Ottocento le bottiglie di vermouth vennero esportate inizialmente in Francia e in Spagna e successivamente in America Latina e negli Stati Uniti.

Il primo Regolamento Comunitario che ha riconosciuto ufficialmente il “Vermouth Torino” è stato pubblicato nel 1991. Nell’anno 2017 fu emanato il disciplinare di produzione dell’indicazione geografica “Vermut di Torino/Vermouth di Torino” e nell’anno 2019 è stato costituito il Consorzio del Vermouth di Torino, un organismo che si impegna nel progetto di tutela, valorizzazione e promozione della bevanda IGP sia in Italia che all’estero.

Le formule create dai produttori possono essere le più variegate; per questo ogni vermouth presenta differenti caratteristiche, ma gli ingredienti devono in ogni caso essere scelti con grande cura per poter creare una bevanda che liberi nel bicchiere il giusto equilibrio. 

Fare il vermouth è una vera arte; ancora oggi le ricette vengono custodite gelosamente dalle case produttrici.

L’ingrediente di base per la produzione del vermouth è il vino bianco o rosso, in percentuale del 75%, dolcificato e aromatizzato con un’infusione alcolica di erbe, bacche e spezie. Il principale aromatizzante è l’Artemisia (nelle varietà pontico e romano) che viene coltivata e raccolta principalmente in Piemonte, alla quale si possono aggiungere una ricchissima varietà di botaniche, quali ad esempio maggiorana, origano, salvia, camomilla romana, ginepro, sambuco, zenzero, arancio amaro ecc. 

In relazione al tenore degli zuccheri impiegati le tipologie sono: extra secco o extra dry, secco o dry, e dolce. Ogni prodotto esprime la propria peculiarità di aromi, profumi, gusto e tonalità di colore. 



Antonella Pianca

venerdì 16 febbraio 2024

I vini di Dea Rivalta e la collezione Le Repubbliche Marinare – Borghi d'Europa e la collaborazione con il Parlamento Europeo

 




I giornalisti di Borghi d'Europa sviluppano dal 2019 il Percorso Internazionale Eurovinum, il Paesaggio della vite e del vino. Si tratta di un itinerario che intende scoprire i contenuti storici e culturali che si ‘nascondono’ dietro la produzione del vino.

"Chiariamo subito – commenta Bruno Sganga, giornalista ed enogastronomo- : siamo tutti debitori a Luigi Veronelli figura leggendaria ed uomo autentico. Lo siamo all’enogastronomo antesignano e moderno insieme, al giornalista polemico, al fine scrittore, all’editore coraggioso, al precursore conduttore televisivo del settore, oltre che al filosofo ed anarchico sui generis. Ho vissuto quasi quindici anni a fianco dell’uomo Veronelli nel pieno degli anni più entusiasmanti, quelli della sua “L’Etichetta” e delle sue millanta Guide, in un ruolo che mi consentiva, soprattutto per la sua amicizia e fiducia, d’intervenire e conoscere ogni minimo particolare della sua vita professionale ed umana."


L'incontro con Veronelli ha segnato profondamente la storia di Borghi d'Europa.

Così quando è nato il problema della scelta di dieci progetti significativi da inserire nel Percorso Eurovinum, il disagio è aumentato nell'approccio al mondo del prosecco.


" La banalità e lo 'scontato' sono subito apparsi sulla nostra strada – ricorda Renzo Lupatin, giornalista e presidente di Borghi d'Europa -, finchè non abbiamo conosciuto l'azienda agricola Dea Rivalta di Bigolino di Valdobbiadene."




L’azienda Agricola nasce dalla passione di Alessio Caldart, che dai vigneti storici della famiglia, ha saputo sviluppare un percorso professionale legato alla tradizione e alla ricerca della qualità.

La filosofia della famiglia è sempre stata quella di dar vita ad un prodotto di massima qualità integro ed armonico, sintesi perfetta dell’uva, della terra e del sole che lo hanno generato.


Ma Danierla Caldart ci riserva una sorpresa......

"Abbiamo realizzato Le Repubbliche Marinare,una originale collezione di etichette ispirate alle gloriose Repubbliche Marinare : Venezia,Genova,Amalfi e Pisa. Quattro fiorenti civiltà italiane del mediterraneo dalla storia millenaria e dalla grande tradizione gastronomica,ricca di piatti tipici che ben si abbinano a queste Repubbliche. Quattro città d'arte legate a luoghi e personaggi illustri come Furore,Casanova,De Andrè e Galilei "



La Collezione è così subito divenuta il progetto culturale da narrare nel corso del viaggio del gusto internazionale.


Si comincia dalle colline di Conegliano, in quel di Ogliano, pe raccontare l'incontro fra le tradizioni di una antica famiglia della Costa Amalfitana ( che proporrà la 'paranza') e la cucina veneziana dei bacari, con l'arte del bere di Dea Rivalta e dei suoi vini.


Dea Rivalta è stata dunque inserita nella rete di collaborazione fra Borghi d'Europa e Parlamento Europeo, portando una 'citazione' di grande respiro per la propria Terra.


In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d'Europa rinnova infatti la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d'Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.


insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l'avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.




giovedì 15 febbraio 2024

La Becjarie (Valvasone Arzene) a Milano, alle iniziative di 'Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo'


 


Borghi d'Europa, nel quadro del Progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa adriatico ionica, Forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica), aveva inserito Valvasone Arzene nel Percorso Internazionale I Borghi della Storia.


L'incontro con il ristorantino con enoteca 'Alla Torre' (divenuto luogo di confronto delle diverse

realtà che compongono il mosaico dei Borghi d'Europa) e il talento creativo di Raffaele Cesarini

(nume tutelare de La Becjarie, Macelleria e Gastronomia), hanno portato proprio in questi giorni

all'inserimento di Valvasone Arzene nelle iniziative di 'Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo'.


In occasxione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d'Europa rinnova infatti la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d'Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.

insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l'avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.




Raffaele Cesarini è un norcino di autentica eccellenza e sa trasmettere la sua 'passione carnale'

con entusiasmo e competenza d'altri tempi.

"La carne buona deve avere tutta una catena di attenzioni legata al benessere animale, la qualità del cibo, le tecniche di allevamento, i tempi di crescita, la macellazione e tutto quanto ne consegue fino alla frollatura e alla lavorazione del prodotto finale."

Da non dimenticare gli insaccati tradizionali (salame nostrano, ossocolli, pancette stese oppure arrotolate, soppresse, lardi, lardi pancettati, guanciale, la gola di cacao).



Così nel corso del primo appuntamento del progetto con il Parlamento Europeo, che si terrà a

Milano il 5 marzo al Palazzo delle Stelline, per la presentazione delle iniziative, 'il racconto' dei giornalisti riguarderà anche la storia de La Becjarie e del borgo di Valvasone Arzene.


Insomma, quel talento creativo di Raffaele farà da volano alla promozione della propria terra

nella casa del Parlamento Europeo.

E, scusate se è poco !


sabato 10 febbraio 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione con il Parlamento europeo – Ad Arcade, per un viaggio del gusto con la Macelleria da Beniamino


 



Correva l'anno del Signore 2017 e i giornalisti di Borghi d'Europa visitavano la Macelleria da Beniamino ad Arcade, per via di un hamburger di carne di sorana, che li aveva letteralmente stregati.



" Si tratta di una bovina giovane, con una giusta quantità di grasso, che non ha avuto vitelli e non è stata sfruttata per il suo latte. Queste caratteristiche di base rendono la carne più tenere e appetitosa, ma anche più sana per via della giovane età." Parola di Luca Bazzo.



Ineccepibile la descrizione.



Così quando si è trattato di scegliere un luogo e un tema per il Percorso La Via dei Norcini, Borghi d'Europa è ritornata sulle tracce di quella macelleria artigianale che ha saputo rinnovarsi negli anni, senza mai deflettere da una strada segnata dall'eccellenza.




" Ogni epoca ha i suoi slogans. Dopo la qualità, oggi è giunta un'altra parola magica : sostenibilità-osserva Renzo Lupatin, giornalista, presidente di Borghi d'Europa -. Come tutte le parole di moda anche questa rischia l'usura."



Luca Bazzo ha le idee chiare.

" Anzitutto la scelta degli animali avviene da sempre nella stessa azienda agricola, non lontano da Arcade. Conosciamo bene l'alimentazione, il sistema di allevamento, improntati rigorosamente sul benessere animale. La collaborazione è totale e concordata."



La carne fa parte della tradizione e della cultura gastronomica italiana. Mangiare carne secondo la dieta mediterranea è sostenibile per la salute e per l’ambiente. Così possiamo dare energia al corpo senza toglierla al pianeta.



Il secondo viaggio di Borghi d'Europa e della Macelleria da Beniamino racconterà la filiera 'corta' di carni squisite, che verranno interpretate al ristorante La Panoramica, dove la famiglia di Eddy Furlan da sempre accoglie nel Montello ( a Nervesa della Battaglia), gli avventori.



L'iniziativa è inserita nel progetto che Borghi d'Europa porta avanti in collaborazione con il Parlamento Europeo e che rinnova ogni cinque anni la scelta dei luoghi da valorizzare e far conoscere.



In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d'Europa rinnova infatti la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d'Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.



insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l'avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.





venerdì 2 febbraio 2024

L'Ecomuseo delle Acque del Gemonese e le iniziative di Borghi d'Europa -La collaborazione con il Parlamento europeo e la sua community insieme-per.eu



In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d'Europa rinnova la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.


In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d'Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.


insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l'avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.




In Friuli Venezia Giulia Borghi d'Europa ha sempre sviluppato le proprie iniziative collaborando con L'Ecomuseo delle Acque del Gemonese. 


L’Ecomuseo delle Acque del Gemonese è un museo diffuso e partecipativo che punta a conservare, comunicare e rinnovare l’identità culturale di una comunità. Consiste in un progetto integrato, a carattere interdisciplinare, di tutela e valorizzazione di un territorio geograficamente omogeneo, connotato da peculiarità storiche, culturali, linguistiche, paesaggistiche e ambientali.L’ambito territoriale di riferimento è il Campo di Osoppo-Gemona (comuni di Gemona del Friuli, Artegna, Buja, Majano, Montenars e Osoppo), una pianura alluvionale posta al centro del Friuli, dove l’Ecomuseo opera con l’obiettivo di coniugare le iniziative di salvaguardia della natura con quelle di interpretazione e conservazione del patrimonio culturale, preservando la memoria collettiva e storica dei luoghi e promuovendo uno sviluppo sostenibile che vada incontro alle esigenze della popolazione.


Nel 2006 l’Ecomuseo delle Acque del Gemonese è riconosciuto di interesse regionale ai sensi della L.R. 10 del 20 giugno 2006 “Istituzione degli Ecomusei del Friuli Venezia Giulia”. Dal 2007 si dota di un Comitato Tecnico Scientifico ed elabora, come indicato dalla legge regionale, un Piano pluriennale di interventi che mira al consolidamento delle attività e alla formulazione di proposte per la catalogazione, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale diffuso sul territorio dei sei comuni aderenti al progetto.



Ecomuseo delle Acque del Gemonese
piazza Municipio 5 - Centro Storico
33013 Gemona del Friuli (Udine)
tel +39 338 7187227 | info@ecomuseodelleacque.it


Varzi e le iniziative di Borghi d'Europa - La collaborazione con il Parlamento europeo e la sua community insieme-per.eu febbraio 02, 2024



Together.eu


In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d'Europa rinnova la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d'Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.


insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l'avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.




Varzi, uno dei borghi medievali più belli d’Italia, si trova nella conca della Valle Staffora (attraversata dall’omonimo torrente) in Oltrepò Pavese, nella Via del Sale dove la natura è ancora incontaminata e ci sono degli scorci paesaggistici davvero stupendi (fa parte della Comunità Montana Oltrepò Pavese).


Confinante col Piemonte, Varzi dal punto di vista storico e culturale viene definito il Comune della 4 Province (Pavia, Alessandria, Genova e Piacenza) e vanta una storia di otto secoli circa.


Il Centro medievale è molto caratteristico: passeggiando si possono ammirare i Portici (Via del Mercato, Via della Maiolica, Via Roma, Via di Porta Nuova), la Chiesa dei Cappuccini, la Chiesa parrocchiale di San Germano, il Castello Malaspina, le Torri delle Streghe, di Porta Soprana e di Porta Sottana.


Varzi ha anche un patrimonio enogastronomico notevole: impossibile scordarsi di sua Maestà il Salame Dop, prodotto d’eccellenza genuino e succulento della Valle Staffora, ben promosso grazie al lavoro del Consorzio di Tutela che propone spesso eventi mirati di degustazione coi vini oltrepadani.


Tra i 10 Salumifici aderenti al Consorzio di Tutela del Salame di Varzi, i comunicatori de l’Italia del Gusto hanno spesso avuto parole d’elogio per la qualità degli insaccati e dei piatti proposti dal Salumificio Artigianale e Ristorante Familiare Buscone in località Bosmenso Superiore.


Da Buscone da piu di 50 anni viene proposta una cucina stagionale al 100% del territorio dai sapori bilanciati e delicati, dove il pregiato Salame Dop viene sapientemente valorizzato.


Per la storia e la tradizione culturale ed enogastronomica il territorio di Varzi verrà inserito nella rinnovata Rete dei Borghi Europei del Gusto che si sta formando in questo inizio di 2024 e comunicata nei diversi circuiti d’informazione curati dalla Testata Giornalistica Borghi d’Europa.


Così va bene!


Alessio Dalla Barba